scritto da Pasquale Petrillo - 07 Gennaio 2024 08:56

Il delitto di via Poma, una nuova vittima?

Una persona può essere data in pasto ai media con un'accusa di omicidio per il solo fatto di essere sospettata? Si tratta, per ora, solo di un'ipotesi investigativa. Per la quale la Procura della Repubblica ha chiesto l'archiviazione

foto Giovanni Armenante

Torna ancora una volta alla ribalta, dopo quasi 34 anni, il delitto di via Poma. Avvenne nell’estate del 1990 e la vittima fu una giovane donna, Simonetta Cesaroni. Le indagini, lunghe e tortuose, alla fine non portarono all’individuazione del colpevole. Ora un’informativa dei carabinieri punta il dito contro Mario Vanacore, figlio del portiere dello stabile, accusato e poi prosciolto del delitto, suicidatosi venti anni dopo, lasciando un biglietto dove scrisse che «20 anni di sofferenze e sospetti ti portano al suicidio». Adesso tocca al figlio Mario essere messo all’indice, sebbene il magistrato dell’accusa non ritiene sufficienti per approfondire le indagini gli elementi portati dai carabinieri. Non si discute il lavoro di indagine compiuto dagli investigatori. Doveroso e necessario, per carità. E non si può neanche escludere che l’ipotesi accusatoria formulata non possa avere un fondo di verità. Una domanda, tuttavia, sorge spontanea. Una persona può essere data in pasto ai media con un’accusa di omicidio per il solo fatto di essere sospettata? Si tratta, per ora, solo di un’ipotesi investigativa. Per la quale la Procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione. Il Vanacore, d’altronde, non viene sospettato per essere passato con il rosso al semaforo, ma per l’omicidio di una giovane donna, avvenuto oltre trent’anni fa. Scusate se è poco! Se questa è giustizia…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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