I tempi della giustizia
Non c'è molto da dire se non che spesso i magistrati rincorrono dei reati inesistenti o di difficile dimostrazione. L'impressione è che in troppi casi più che la giustizia si persegue altro
Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e gli altri otto imputati nell’inchiesta sulla Fondazione Open per finanziamento illecito ai partiti sono stati tutti prosciolti. I magistrati sostenevano che dal 2014 al 2018 la Fondazione aveva ricevuto circa 3,5 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti. Immaginabile la reazione di Renzi dopo cinque anni di calvario giudiziario. Non c’è molto da dire se non che spesso i magistrati rincorrono dei reati inesistenti o di difficile dimostrazione. L’impressione è che in troppi casi più che la giustizia si persegue altro. In questo senso, resta molto complicato trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di amministrare la giustizia e i diritti della persona. Un modo? Cominciando dai tempi. Restringerli di molto sarebbe il primo, sebbene non unico passo avanti che andrebbe fatto al più presto.