scritto da Pasquale Petrillo - 28 Febbraio 2024 08:58

Femminicidi, continua la mattanza

Da tempo si chiedono leggi più severe, più prevenzione. E noi, comuni mortali, cosa possiamo fare? Molto, più di quanto non si creda

foto Giovanni Armenante

Non si ferma la scia di sangue che vede come vittime le donne. E’ di ieri l’ultimo femminicidio. A perdere la vita, nel Veneto, una donna di 41 anni, Sara Buratin. Ben 41 coltellate. Un’altra donna massacrata dalla violenza di un uomo. Nel tristissimo conteggio dei femminicidi, siamo giunti già a 19 uccisioni in questi primi due mesi del 2024. Il fenomeno riguarda l’intero Paese. Dal Lazio alla Sicilia, da Agropoli in Campania a Torino, da Saronno a Palermo… Una strage senza sosta e senza senso. Un abominio. Una intollerabile e ingiustificabile mattanza.Da tempo si chiedono leggi più severe, più prevenzione. E noi, comuni mortali, cosa possiamo fare? Molto, più di quanto non si creda. Tenere vivo il ricordo di queste povere vittime. Non stancarsi mai di contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni  su temi rilevanti come la parità concreta tra i sessi, e a dire no a qualsiasi forma di violenza e sopraffazione. E ancora: essere da esempio e di stimolo per i più giovani, per contribuire ad educarli al rispetto delle donne, della loro dignità di persone, in qualsiasi contesto. Nella famiglia, al lavoro, a scuola, nelle professioni, nello sport… Dobbiamo, rispetto a questa forma estrema di violenza qual è il femminicidio, contribuire, ognuno per la propria parte, ad una vera e propria rivoluzione socio-culturale. Partendo dalla nostra casa, dai nostri affetti più cari, dagli amici che frequentiamo e dagli ambiti in cui viviamo. Insomma, essere parte attiva e non semplici per quanto contriti spettatori.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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