scritto da Pasquale Petrillo - 26 Aprile 2024 08:55

Fassino, un ladro di galline?

L'ex ministro si difende riferendo che, distratto da una telefonata, si è messo inavvertitamente il profumo in tasca

foto Giovanni Armenante

E’ accusato del furto di un profumo. Per la precisione di una boccetta di Chanel da 130 euro. Il protagonista di questa vicenda è nientepopodimeno che l’onorevole Piero Fassino. Non un deputato qualsiasi, ma una figura storica e di primo piano della sinistra. E’ stato ministro, segretario dei Ds, fondatore del Pd, sindaco di Torino, attualmente è presidente della Commissione Esteri della Camera dei deputati. Nei giorni scorsi è stato denunciato per questo presunto furto dalla società titolare di un duty free all’aeroporto di Fiumicino. L’ex ministro si difende riferendo che, distratto da una telefonata, si è messo inavvertitamente il profumo in tasca. In tutta onestà, la vicenda è antipatica e scabrosa. Possibile mai che una personalità come Fassino rubi una boccetta di profumo? Stentiamo a crederlo. Anzi, ci rifiutiamo di crederlo. Fassino è sempre stato un politico irreprensibile e di spessore. A meno che con l’età non abbia qualche scompenso. Questo potrebbe anche essere. Ci troveremmo così di fronte ad un malato e non certo al cospetto di un politico corrotto. Ladro di galline o poco più. Tanto per capirci. Ci auguriamo che alla fine si chiarirà che è stato solo uno spiacevole equivoco. Non resta che attendere.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Fassino, un ladro di galline?”

  1. Non so se mi fa più tenerezza un ex ministro della Giustizia che ruba nei negozi o un ex iscritto al Partito Comunista che ruba un profumo Chanel per la moglie: alla faccia degli ideali e delle ideologie, è proprio un mondo al contrario!

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