scritto da Pasquale Petrillo - 08 Dicembre 2025 08:45

Europa tra crisi e difesa

Gentiloni parla di divorzio transatlantico e critica la minimizzazione di Meloni; Calenda denuncia la rottura dell’Alleanza e invoca una difesa europea anticipata contro l’influenza russa

foto Giovanni Armenante

Sono molto interessanti le dichiarazioni di Paolo Gentiloni e Carlo Calenda sui temi di politica internazionale. Paolo Gentiloni, ex premier ed ex Commissario europeo, ha definito il documento sulla Strategia di sicurezza nazionale Usa come «un epitaffio sulle relazioni transatlantiche». Segnala, infatti, un divorzio dall’Europa. Per lui le ragioni sono due: la cultura Maga, che con il “Progetto 2025” mirava a smantellare l’Unione europea, e la tendenza di Trump a proiettare sull’Europa i suoi nemici interni, dal woke al melting pot. Gentiloni ha evidenziato la contraddizione tra l’isolazionismo americano e la volontà di mantenere un dominio economico e tecnologico globale, ammonendo Giorgia Meloni: minimizzare è miope, perché l’Italia rischia di trovarsi in mezzo alla deriva dei continenti. Carlo Calenda, leader di Azione, ha parlato invece di «rottura ufficiale dell’Alleanza atlantica», definendo questo il periodo più drammatico dal 1945. Ha denunciato una guerra ibrida in Italia, con molti filo-putiniani in M5S e Lega, ipotizzando persino finanziamenti da Mosca. Per Calenda serve subito uno “scudo democratico” e una difesa europea emergenziale. Ha chiesto a Meloni e Schlein di organizzare una risposta comune a Trump, anticipando il passaggio di consegne della Nato all’Europa prima del 2027. Entrambi fanno considerazioni più che condivisibili. L’impressione è che le loro rimarranno delle voci nel deserto. Nel nostro Paese, ma anche in Europa. Sono troppe le fratture interne ai vari paesi europei così come sembrano prevalere le divisioni tra gli Stati che compongono l’Unione Europea. Mala tempora currunt sed peiora parantur…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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