scritto da Pasquale Petrillo - 26 Febbraio 2024 09:14

Elezioni ed astensionismo

Gli elettori sono sempre più demotivati nel recarsi alle urne. Questo è sicuro. I motivi? Tanti. La convinzione, tutto sommato sbagliata, che il proprio voto sia ininfluente e sostanzialmente inutile. L'offerta politica che convince poco ed entusiasma assai meno

foto Giovanni Armenante

Oggi sapremo il risultato del voto in Sardegna. Quel che è certo è la scarsa affluenza alle urne. Nella giornata di ieri si sono recati appena un elettore sardo su due: il 52,4%. Rispetto alle elezioni sempre regionali di cinque anni fa la flessione è stata minima, meno dell’un per cento, ma resta il dato di un fortissimo astensionismo. Gli elettori sono sempre più demotivati nel recarsi alle urne. Questo è sicuro. I motivi? Tanti. La convinzione, tutto sommato sbagliata, che il proprio voto sia ininfluente e sostanzialmente inutile. L’offerta politica che convince poco ed entusiasma assai meno. Il distacco sempre più crescente dalle istituzione e dalla politica, quest’ultima sempre più delegittimata e meno credibile. C’è da chiedersi, ma ai partiti interessa davvero combattere l’astensionismo? Riteniamo di no. Alle forze politiche interessa solo ricevere più consensi possibili, pescando ovunque, ovviamente, anche tra i potenziali astensionisti. Poi, tirate le somme, che vadano a votare il trenta o il sessanta per cento degli elettori, non interessa più di tanto a nessuno di loro. D’altra parte, con una legge elettorale con liste bloccate come avviene per le elezioni politiche, gli elettori sono espropriati della potestà di scegliere concretamente i loro rappresentanti. Un motivo, questo, decisivo per favorire l’astensionismo. Eppure i partiti si guardano bene, tanto a destra che a sinistra, di cambiare un sistema elettorale nei fatti truffaldino, che espropria il diritto di scelta dei cittadini. Morale della favola? Ai partiti va bene così, compreso l’astensionismo. In fondo… nel farsi votare ci sono meno cittadini da convincere.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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