Dum Romae consulitur
Ci vorranno anni e non solo quattrini per mettere su un riarmo militare di un certo livello. Poi, che nasca per davvero un esercito europeo, è tutto da vedere. In conclusione, speriamo che militarmente l'America di Trump non ci lasci all'improvviso in braghe di tela

Riarmo sì, riarmo no. E’ su questo tema che ora si divide la politica italiana. Accade in maggioranza, con Salvini negli incredibili panni di pacifista e con Tajani ancora più incredibilmente guerrafondaio. L’opposizione si divide ancora di più. Chi sembra stare peggio è il PD, diviso tra chi come la Schlein boccia il piano della von der Leyen e chi invece, come Prodi, Letta e Gentiloni, punta su un forte esercito europeo. Ad ogni modo, i ritardi accumulati dall’Unione Europa in tema di difesa e sicurezza sono enormi. Ci vorranno anni e non solo quattrini per mettere su un riarmo militare di un certo livello. Poi, che nasca per davvero un esercito europeo, è tutto da vedere. In conclusione, speriamo che militarmente l’America di Trump non ci lasci all’improvviso in braghe di tela. Intanto, noi europei discutiamo e ci dividiamo. Sì, perché mai come adesso vale la citazione latina «dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur».