Carcere per i giornalisti
In un paese dove vengono previste pene tutto sommato irrisorie per reati gravissimi, come gli omicidi stradali, si vuole fare i duri proprio con i giornalisti?
Carcere per i giornalisti? Sì, almeno stando ad un emendamento presentato in commissione Giustizia alla Camera dal relatore del provvedimento sulla diffamazione, Gianni Berrino, di Fratelli d’Italia. Per completezza di informazione, anche l’emendamento al ddl sul cyberbullismo presentato del deputato di Azione Enrico Costa prevede il carcere fino a tre anni per chiunque divulghi informazioni conoscendone la provenienza illecita. Vero è che si tratta, in entrambi i casi, di contrastare comportamenti illeciti gravi. Tuttavia, la previsione di una pena detentiva appare del tutto spropositata e nella sostanza ingiustificata. In verità, è gravissimo proprio come principio. In un paese poi dove vengono previste pene tutto sommato irrisorie per reati gravissimi, come nel caso degli omicidi stradali, si vuole fare i duri proprio con i giornalisti? E poi ci si meraviglia se qualcuno lamenta di sentire puzza di regime?