Balneari, una vergogna tutta italiana
La verità è che la vicenda dei balneari è una vergogna per il Paese, per la sua classe politica e, in particolare, per questo governo di centrodestra
A sorpresa il governo, per la precisione il Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, in prima fila nella difesa dei balneari, ha tagliato il canone per le spiagge demaniali del 4,5%. Tutto regolare, ovviamente. Si tratta dell’adeguamento dei canoni secondo criteri fissati da una legge degli anni novanta. E’ evidente, però, quanto questo sconto faccia a cazzotti con i forti aumenti dei prezzi di ombrelloni e lettini registrati la scorsa estate. Non solo. Resta sempre al palo nel nostro Paese la procedura per mettere a gara le concessioni come da anni ci chiede l’Unione Europea. E in barba, ovviamente, ai richiami al riguardo formulati dal presidente Mattarella. La verità è che la vicenda dei balneari è una vergogna per il Paese, per la sua classe politica e, in particolare, per questo governo di centrodestra. E’ assurdo che siano tutelati oltre la decenza e il buon senso poche migliaia di imprenditori del settore che si comportano da padroni delle ferriere di un bene, le spiagge, di proprietà dello Stato. In altre parole, di tutti noi cittadini. Con la complicità, ovviamente, della politica tanto a livello locale che nazionale e senza particolari distinzioni di colore. Una vergogna tutta italiana.