Almasri, una vicenda che fa bene alla Meloni?
L'impressione è che questa polemica per Meloni & soci sia qualcosa di indubbiamente fastidioso come lo è un tafano, ma non di più. Molto probabilmente, tutta questa cagnara per un criminale libico, per quanto possano essere validi i motivi, alla fine torna utile proprio al governo Meloni

La sceneggiata sul caso Almasri continua ad infiammare la polemica politica italiana. E’ di ieri la denuncia di un esule africano alla Corte dell’Aia contro il governo italiano. In precedenza, un altro esule aveva presentato la denuncia alla Procura di Roma. E’ evidente che c’è un disegno ben orchestrato per tenere viva la questione e mettere in difficoltà il governo Meloni. Ammesso che davvero sia messo in difficoltà. Qualche in dubbio in proposito c’è. L’impressione è che questa polemica per Meloni & soci sia qualcosa di indubbiamente fastidioso come lo è un tafano, ma non di più. Molto probabilmente, tutta questa cagnara per un criminale libico, per quanto possano essere validi i motivi, alla fine torna utile proprio al governo Meloni. Il motivo? Distrae l’opinione pubblica da quelli che sono i problemi veri del Paese, meglio ancora da quelli che interessano la stragrande maggioranza degli italiani. Quali? La sicurezza, l’economia, la sanità, la giustizia, l’ambiente e via di questo passo. Non solo. L’opposizione rischia di perdere anche quell’elettorato che la vorrebbe dalla sua parte nel rappresentare le istanze che affondano in bisogni concreti e quotidiani, piuttosto che sulla sorte del torturatore libico Almasri.