scritto da Pasquale Petrillo - 07 Febbraio 2025 08:56

Almasri, una vicenda che fa bene alla Meloni?

L'impressione è che questa polemica per Meloni & soci sia qualcosa di indubbiamente fastidioso come lo è un tafano, ma non di più. Molto probabilmente, tutta questa cagnara per un criminale libico, per quanto possano essere validi i motivi, alla fine torna utile proprio al governo Meloni

foto Giovanni Armenante

La sceneggiata sul caso Almasri continua ad infiammare la polemica politica italiana. E’ di ieri la denuncia di un esule africano alla Corte dell’Aia contro il governo italiano. In precedenza, un altro esule aveva presentato la denuncia alla Procura di Roma. E’ evidente che c’è un disegno ben orchestrato per tenere viva la questione e mettere in difficoltà il governo Meloni. Ammesso che davvero sia messo in difficoltà. Qualche in dubbio in proposito c’è. L’impressione è che questa polemica per Meloni & soci sia qualcosa di indubbiamente fastidioso come lo è un tafano, ma non di più. Molto probabilmente, tutta questa cagnara per un criminale libico, per quanto possano essere validi i motivi, alla fine torna utile proprio al governo Meloni. Il motivo? Distrae l’opinione pubblica da quelli che sono i problemi veri del Paese, meglio ancora da quelli che interessano la stragrande maggioranza degli italiani. Quali? La sicurezza, l’economia, la sanità, la giustizia, l’ambiente e via di questo passo. Non solo. L’opposizione rischia di perdere anche quell’elettorato che la vorrebbe dalla sua parte nel rappresentare le istanze che affondano in bisogni concreti e quotidiani, piuttosto che sulla sorte del torturatore libico Almasri.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.