Alluvione in Romagna, le colpe della politica
In questo senso va segnalata un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera. L'intervistato è l’ex coordinatore della struttura di missione
Il nostro Paese è capace e generoso nelle emergenze. Forse più di altri. Lo stesso non si può dire nella prevenzione. In questo senso, va segnalata e consigliata la lettura di un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera. L’intervistato è l’ex coordinatore della struttura di missione contro il dissesto «Italia Sicura», creata dal governo Renzi e proseguita da quello presieduto da Gentiloni. Erasmo D’Angelis, questo il suo nome, racconta che la struttura era nata da un’idea di Renzo Piano. Il compito era quello di contrastare il dissesto idrogeologico nel nostro Paese.
Ha funzionato per quattro anni. Poi, all’improvviso, venne chiusa dal governo presieduto da Giuseppe Conte. «In una notte sono spariti i computer, i server, soprattutto il portale dove c’erano tutte le informazioni». Tra i tanti interessanti passaggi dell’intervista segnaliamo quello sul rischio frane. «L’Italia è il paese con più frane al mondo. Per capire: in Europa sono state censite 750 mila frane di cui 628 mila in Italia». E ancora: «L’Emilia Romagna, poi, è l’area più a rischio per il dissesto idrogeologico. Su 8 milioni di italiani a rischio, 3 stanno in Emilia». Non c’è altro da aggiungere, se non l’invito a leggere l’intera intervista sul Corriere clicca qui .