Non sarà un Ferragosto casalingo. Anche nel 2019, meteo permettendo, in Italia si registrerà una crescita del turismo, sia pur moderata. Merito dei nostri connazionali, che stanno riscoprendo il Belpaese, e anche degli stranieri, attirati dalle innumerevoli bellezze naturali, mare in testa, e artistiche offerte dall’Italia. A prevederlo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio tra le imprese del settore aderenti alla Confederazione.
In aumento arrivi e presenze. Nei dieci giorni a cavallo di Ferragosto, l’indagine della CNA prevede 5,8 milioni di arrivi con 27 milioni di presenze. L’aumento degli arrivi, rispetto al 2018, sarebbe di circa 150mila unità, pari al 2,1 per cento. L’incremento delle presenze, circa 360mila, si fermerebbe all’1,7 per cento.
Gli stranieri rimangono di più. Saranno ancora una volta gli italiani a trainare arrivi e presenze del periodo ferragostano: poco più di tre milioni per 16 milioni di presenze. Di poco inferiori gli arrivi degli stranieri (2,7 milioni) per 11 milioni di presenze. Nel paragone con il 2018, la crescita negli arrivi di turisti italiani (2,5 per cento) è più sensibile dell’aumento degli arrivi di stranieri (uno per cento). La situazione, però, si inverte sul fronte delle presenze. Su base annua l’incremento delle presenze di turisti stranieri viaggia a un ritmo quasi triplo della crescita di presenze italiane: +1,6 per cento contro +0,6 per cento.
Mare tricolore, città d’arte internazionali. La vacanza al mare rimane la preferita dai turisti italiani, anche se è apprezzata anche dagli stranieri. Al contrario, i vacanzieri che provengono da oltre confine sono attratti maggiormente dalla unicità delle nostre città d’arte. Crescono, sia pure in misura minore, gli arrivi e le presenze nelle località montane, lacustri, termali e collinari.
Il soggiorno si allunga. Il turista balneare è quello che si regala la vacanza mediamente più lunga: quasi sette pernottamenti pro capite. Seguono in questa graduatoria i soggiorni sul lago, con una media di poco inferiore alle sei presenze per turista. Ma è la media di tutti i pernottamenti a essersi elevata, arrivando a 4,6 notti dormite fuori casa per turista. A trainarla i soggiorni nel settore extra-alberghiero che sono decisamente più lunghi di quelli delle altre opzioni: 6,3 notti a turista con un picco di 6,7 notti pro capite per gli italiani e 5,8 notti per gli stranieri.
A due cifre la crescita dei giapponesi. Tra i turisti stranieri crescono sensibilmente quanti provengono da sei Paesi: Cina, Francia, Giappone, Russia, Spagna e Stati Uniti d’America. Per quanto riguarda gli arrivi, la crescita più elevata è registrata dai turisti Usa (+15,3 per cento), davanti ai giapponesi (+12 per cento) e agli spagnoli (+8,8 per cento). In relazione all’incremento delle presenze, primeggiano i giapponesi (+20,3 per cento), seguiti dagli statunitensi (+10,3 per cento) e dai cinesi (+8,3 per cento). (fonte CNA)