Natale: al via la corsa ai regali per 4 italiani su 10
E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ nel fare un bilancio del lungo weekend di shopping degli italiani nel ponte dell’Immacolata
“Se ben il 33% degli italiani ha già fatto acquisti spinto anche dalle offerte del Black Friday e del cyber Monday, la maggioranza – sottolinea la Coldiretti – attende le ultime due settimane senza curarsi degli affollamenti”.
Una buona parte degli italiani attenderà l’arrivo delle tredicesime ma sono in molti ad aver scelto il ponte dell’Immacolata per acquistare i regali da mettere sotto l’albero addobbato secondo tradizione proprio a partire dall’8 dicembre in ben l’86% delle case secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
Si assiste peraltro ad un prepotente ritorno anche degli acquisti fatti di persona rispetto al boom dell’on line fatto registrare a partire dagli anni della pandemia.
Più della metà degli italiani (56%) vanno quest’anno a caccia di regali anche nei tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane, dagli Oh bej oh bej a Milano alle bancarelle del Trentino alle baite di legno in Piazza Duomo a Milano fino ai mercati contadini di Campagna Amica. Una opportunità per acquistare doni per se stessi e per gli altri da mettere sotto l’albero, ad originalità garantita e prezzi accessibili.
Tra quanti frequenteranno i mercatini solo il 5% infatti non farà alcun acquisto mentre ben il 49% spenderà in prodotti enogastronomici che rappresentano l’acquisto più gettonato davanti a decori natalizi, piccoli oggetti per la casa, prodotti artigianali, dolciumi e capi di abbigliamento, secondo Coldiretti/Ixè.
“La difficile situazione economica dovuta alle tensioni internazionali spinge dunque quest’anno verso spese utili che – continua la Coldiretti – premiano soprattutto il cibo”.
“Un fenomeno che è sostenuto in Italia dalla presenza della rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica alla quale fanno riferimento oltre mille mercati dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – conclude Coldiretti – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza”. (fonte Coldiretti)