scritto da Nino Maiorino - 27 Maggio 2024 06:55

Cava de’ Tirreni, Sindaci e capacità imprenditoriale

foto Aldo Fiorillo

 

La polemica è involontariamente esplosa a seguito di un articolo pubblicato dal Direttore Petrillo in data 22 maggio clicca qui

Alcuni cittadini, nel silenzio di altre voci, non condividono il programma di alienazione di immobili comunali, e si sono attivati già da tempo ponendo in campo competenze e memorie finalizzate ad evitare che l’amministrazione vada avanti su questa strada.

Rispettabili le aspirazioni di questi cittadini, i quali però sembrano attivarsi nel silenzio assordante della cittadinanza, la maggior parte della quale è ignava, per indolenza o viltà, se non per interesse, e non avrà il diritto di lamentarsi se e quando emergerà che l’amministrazione è andata avanti come un carro armato depauperando il patrimonio immobiliare pubblico.

Ma questo aspetto lo valuteremo a tempo opportuno.

Ora ci preme, invece, affrontare la questione da un altro punto di vista in quanto l’articolo al quale abbiamo fatto riferimento ha suscitato anche tra i componenti della nostra redazione un interessante dibattito, al quale speriamo che partecipino anche i lettori, con l’augurio che lo scambio di opinioni sia costruttivo.

Questo giornale, infatti, oltre a scrivere di cronaca quotidiana, ha anche lo scopo di approfondire vari argomenti, al fine di dare una spinta alla cittadinanza affinché si occupi più concretamente del benessere cittadino, evitando sterili critiche sotto i portici e aderendo ai movimenti di opinione che potrebbero fare la differenza tra l’adesso e il futuro.

Bene ha scritto il Direttore Petrillo: “Il rilancio dalla città parte dalla tutela e valorizzazione della sua storia, della sua cultura, della sua identità, delle sue tradizioni. È questo che ci ha distinto dalle realtà limitrofe. E la nostra città, nonostante tutto, ha ancora tutti i requisiti per continuare a distinguersi ed essere attrattiva”.

L’avvio è partito da una considerazione in redazione in base alla quale il Sindaco di una città dovrebbe essere dotato di “capacità imprenditoriale”, concetto che qualcuno ha rifiutato citando un precedente sindaco che, ritenendosi dotato di tale dote, commise qualche forzatura, acquistando un immobile senza sapere cosa farne.

La capacità imprenditoriale prevede, o dovrebbe prevedere, che sin dal momento in cui si decide di spendere dei quattrini per l’acquisto di un immobile importante, sia chiaro il suo utilizzo.

Quel Sindaco, invece, comprò la vasta area degradata all’uscita del casello autostradale metelliano, con l’idea di riqualificare la porta nord della città; in quell’area doveva sorgere una piazza attrezzata per quanti, uscendo dall’autostrada per visitare la nostra città, avevano la possibilità di lasciare l’autovettura e proseguire per il centro grazie a navette, decongestionando il traffico: ricordiamoci che già all’epoca Cava era presa d’assalto dai vacanzieri settimanali che, dal circondario, nei fine settimana confluivano nella nostra città per trascorrere le serate negli accoglienti locali metelliani.

Successivamente il Sindaco cambiò idea, decidendo che quel suolo, benché insufficiente, sarebbe stato utilizzato per la costruzione di un nuovo ospedale.

Qualcuno, che evidentemente di compravendita di immobili se ne intende, ha chiosato che, per il prezzo pagato, quell’acquisto fu un affare, e non abbiamo motivo per non crederlo, ma rimane la nebulosità per l’utilizzo dello stesso, e un attento imprenditore non commette sciocchezze di tale genere.

All’epoca non si parlava ancora della costruzione a Salerno di una nuova struttura sanitaria al posto dell’attuale San Leonardo, e tanto meno di una nuova struttura sanitaria nella zona di Santa Lucia, al confine tra Cava e Nocera Superiore (vecchio progetto del sindaco Abbro riesumato in un certo qual modo dal consigliere Luigi Petrone), né dell’Ospedale di Comunità del quale oggi tanto si parla, che dovrebbe essere edificato in Via Gramsci.

È bene tener presente che il sindaco Galdi ha amministrato dall’aprile del 2010 al maggio del 2015 e che il successore, Vincenzo Servalli, amministra la città dal 14 giugno 2015; sono trascorsi quindi 14 anni di intensi cambiamenti, sia nel nostro paese, sia nell’Unione Europea e nel mondo, che hanno molto influenzato la politica nazionale e locale.

Ed è opportuno tener presente tutto ciò quando si parla di ritardi nella realizzazione di opere anche su promesse di amministratori e politici locali, come ad esempio Vincenzo De Luca, Governatore della Campania al secondo mandato, che aveva fatto intravedere la soluzione del problema dell’ospedale cittadino a breve già nel primo mandato.

Ed è per questo motivo che quando qualcuno afferma che vi sono inadempienze e ritardi ingiustificati, come la mancata costruzione di un nuovo ospedale al posto di quello vecchio a Cava, oppure di quello nuovo a Salerno al posto dell’attuale San Leonardo, ha contemporaneamente ragione e torto.

Sono considerazioni ineccepibili in relazione alle promesse ricevute.

Ma i quattordici anni dei due sindacati sono nulla rispetto ai nostri lunghissimi tempi di realizzazione di opere pubbliche di tale portata: ricordiamo quanti decenni sono stati necessari per realizzare il trincerone-sottovia, che è solo la prima parte del progetto completo del decongestionamento della città dal traffico autoveicolare.

Posto che ci fossero state le risorse economiche, poteva accadere che, nei quattordici anni, iniziasse qualche costruzione che successivamente sarebbe stato necessario modificare o abbandonare a se stessa.

Altre inutili cattedrali nel deserto e sperpero di risorse pubbliche: è proprio questa la nostra aspirazione?

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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