scritto da Gildo De Stefano - 17 Marzo 2018 07:34

I rischi della dipendenza dal web

Permettetemi una considerazione a margine dell’indizione, da parte del sindaco di Napoli, per il 21 marzo di una “giornata senza campo, della disconnessione”. La società attuale definita liquida, cablata, tecnicamente progredita ed elettronicamente assistita, è in fondo una società irretita, alienante, ansiogena e fragilissima. Nell’era della comunicazione a livello globale, si vola da un capo all’altro del pianeta in una frenesia comunicatoria che finisce per non comunicare niente. Tablet, smartphone, computer permettono di inviare immagini, informazioni, notizie ma tutto si dissolve in un arco di tempo brevissimo, sommerso da nuove.

Si viaggia seduti davanti al monitor, illusi di comunicare, conoscere, ma superficialmente. Si è perso il contatto diretto, a faccia a faccia, e anche le espressioni, la mimica, l’espressività del corpo, dello sguardo, in un appiattimento senza coinvolgersi, una onnivora frenetica bulimia che tutto ingloba e di cui resta niente. Il mondo, percorso dalle autostrade informatiche, cambia velocemente e tutto si fa vacuo e amorfo. Il  viaggiare esiste ancora ma se n’è perso il senso. Si ha la possibilità di spostarsi da un capo all’altro del globo ma non si coglie il senso del viaggio che non è tanto giungere alla meta ma il viaggio stesso. Il viaggio come esperienza vissuta è scomparso. Il computer non ha anima, non ha la capacità critica dell’uomo.

Nel tempo della crisi della carta stampata, del libro, entrambi mezzi di riflessione, informazione, sviluppo delle capacità critiche, mnestiche e della fantasia, si è persa la capacità di dialogo con se stessi. L’appiattimento sul presente e la società smaterializzata ci fanno dimenticare che il viaggio più lungo e difficile è quello che possiamo fare dentro noi stessi. In questo triste quanto algido panorama sociale l’iniziativa del sindaco di Napoli è encomiabile ma mi chiedo: riuscirà davvero nell’intento?

Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Gammalibri, Milano, 1982), Trecento anni di jazz (SugarCo, Milano, 1986), Jazz moderno (Kaos, Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (E.S.I., Napoli, 1999), Il popolo del samba (RAI-ERI, Roma, 2005) prefazionato da Chico Buarque de Hollanda, Ragtime, Jazz & dintorni (SugarCo, Milano, 2007), prefazionato da Amiri Baraka (Leroi Jones), Saudade Bossa Nova (Logisma, Firenze, 2017) prefazionato da Gianni Minà, Una storia sociale del jazz (Mimesis Edizioni, Milano 2014), prefazionato da Zygmunt Bauman. Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime edita in Italia e in Europa, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989). Ha scritto tre monografie su: Frank Sinatra (Marsilio, Venezia, 1991) prefazionato da Guido Gerosa, The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Coniglio, Roma, 2011) prefazionato da Renzo Arbore, Frank Sinatra, L'italoamericano (LoGisma, Firenze 2021); ed altre su Vinicio Capossela (Lombardi, Milano, 1993), Francesco Guccini (Lombardi, Milano, 1993), Louis Armstrong (E.S.I., Napoli, 1997), un paio di questi con prefazioni di Renzo Arbore. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo e quello Internazionale “Campania Felix” per la sua attività di giornalista per la legalità, nonché risultando tra i finalisti del Premio letterario 'Calvino' per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (L’isola dei ragazzi Editore, Napoli 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Il Mondo di Suk Editore, Napoli 2013), due edizioni del romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Innuendo Edizioni, Terracina 2014, e IOD Edizioni, Napoli 2022), che gli hanno valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014, ed il romanzo storico Ballata e morte di un gatto da strada – Vita e morte di Malcolm X (NUA Edizioni, Brescia 2021), prefazionato da Claudio Gorlier, con postfazione di Walter Mauro, e supervisionato da Roberto Giammanco, e Diario di un suonatore guercio (inFuga Edizioni, Anzio 2023). È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime. Il suo sito è www.gildodestefano.it

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