La tragedia dell’Hotel Rigopiano e lo sciacallaggio della politica
La tragedia dell’Hotel Rigopiano in Abruzzo sul Gran Sasso è una tragedia che lascia attoniti. Oltre trenta tra morti e dispersi è il bilancio provvisorio di questa sciagura provocata da una slavina e dalle scosse di terremoto, che stanno di nuovo tormentando il Centro Italia, la cui popolazione è stremata dalla paura e dal freddo senza precedenti di quest’inverno polare. Non mancano le polemiche per i ritardi e per tutto ciò che inevitabilmente non funziona. E’ normale e anche legittimo che ciò accada, soprattutto quando a lamentarsi sono quanti patiscono questa situazione di estremo disagio e sofferenza. E’ intollerabile, però, lo sciacallaggio politico come quello di cui è stato protagonista il leader leghista Matteo Salvini, che prima va in Abruzzo a polemizzare su soccorsi e Protezione civile, poi va in tv in jeans, giacca e camicia, ma con ai piedi un bel paio di doposci blu e bianchi. Uno sciacallaggio indegno e disgustoso, quello di Salvini, non nuovo a queste performance. Piuttosto che straparlare, Salvini farebbe bene, come qualcuno gli ha suggerito, ad andare a spalare la neve. Sarebbe così assai più utile, ma soprattutto meno fastidioso. (foto Giovanni Armenante)





