scritto da Pasquale Petrillo - 02 Gennaio 2016 08:44

La strada maestra

Non si può nel 2016 inaugurare questa rubrica non ricordando il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, in appena venti minuti, ha parlato di molti temi riguardanti le «principali difficoltà e le principali speranze della vita di ogni giorno». Ne è venuto fuori, per buon senso, equilibrio, giustizia e umanità, la saggia indicazione della strada maestra da percorrere, una sorta di vademecum, per le istituzioni, la politica, i cittadini. Ricordiamo alcuni di questi significativi passaggi. Sul lavoro e i giovani. «Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani… sono giovani che si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria».  Sul Sud. «Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l’intero Paese resterà indietro». Sull’evasione fiscale. «Gli evasori danneggiano la comunità nazionale e i cittadini onesti. Le tasse sarebbero più basse, se tutti le pagassero». Sulla corruzione e l’illegalità. «C’è anche l’illegalità di chi si fa corrompere, di chi inquina, di calpesta i diritti elementari. La grande maggioranza dei cittadini chiede onestà e correttezza, trasparenza e sobrietà». Su immigrazione e integrazione. «Serve accoglienza, ma anche rigore. Bisogna che vengano rispettate le leggi e la cultura del nostro Paese. Grandissima parte degli immigrati lavora onestamente e contribuisce al sistema previdenziale. Chi commette reati deve essere fermato e punito, come per gli italiani. Gli individui pericolosi vanno espulsi e le comunità straniere sono chiamate a collaborare con le istituzioni contro i predicatori di odio». Sulle donne. «Va un messaggio di riconoscenza a tutte le donne italiane, che devono fare i conti con una parità di diritti enunciata e non sempre attuata». (foto Giovanni Armenante)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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