LIBRI & LIBRI Carmine Magliulo: l’equilibrio tra casa e lavoro
Esce in questi giorni un testo essenziale per rimettere la casa al centro della propria vita. Lo ha scritto Carmine Magliulo, salernitano, cinquantunenne, esperto di coaching dello spazio. Una lettura che ci può insegnare a ritrovare l'equilibrio tra il lavoro e la vita, ispirandoci nuove sensazionali sfide
Dalla “macchina per abitare” di Le Corbusier alle forme in armonia con la natura di Frank Lloyd Wright, la casa è sempre stata lo specchio più fedele del modo in cui l’uomo intende la vita.
Se nella seconda metà del Novecento gli architetti si sono concentrati più sulla città che sull’abitazione, oggi – soprattutto dopo la pandemia – la casa è tornata al centro del nostro mondo. Non solo come spazio fisico, ma come luogo psicologico e simbolico, rifugio e specchio del nostro equilibrio interiore.
È in questo contesto che si inserisce il libro di Carmine Magliulo, intitolato “Non volevo più tornare a casa – Ritrova la felicità nell’abitare” (Mind Edizioni, collana “Le vie del successo” diretta da Roberto Cerè).
Un testo che non parla soltanto di design o architettura, ma di work life balance, di benessere e di riconciliazione tra la vita professionale e quella personale.
La casa, in sostanza, come metafora della nostra vita
Carmine Magliulo, salernitano, cinquantunenne, con un diploma da geometra e trent’anni di esperienza nell’azienda di famiglia specializzata in elettrodomestici e domotica, parte proprio da ciò che conosce meglio: la casa. Da sempre circondato da tecnologie e strumenti per l’abitare, Magliulo individua nella cucina il cuore simbolico dell’esistenza, lo specchio più sincero delle nostre paure e delle nostre potenzialità.
Il libro nasce da una crisi personale che lo spinge a guardarsi dentro e a ripartire da sé stesso. La svolta arriva grazie al MICAP – Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni, dove Carmine Magliulo consegue il diploma nel 2024, lavorando su leadership, negoziazione e sviluppo personale. Da quella formazione nasce una nuova visione: la casa come strumento di consapevolezza e come punto di partenza per raggiungere un reale work life balance.
Abitare con consapevolezza: il coaching dello spazio.
“Non volevo più tornare a casa” è molto più di un libro: è un percorso di coaching applicato allo spazio abitativo.
Carmine Magliulo invita i lettori a trasformare il proprio ambiente domestico in un luogo di armonia e benessere, dove ogni oggetto, colore e disposizione degli spazi diventa un riflesso del proprio stato interiore.
L’autore spiega come ciò che accumuliamo, dimentichiamo o evitiamo di guardare rappresenti emozioni sospese e blocchi energetici. Un cassetto chiuso da anni, un divano scomodo o una finestra che non apriamo più possono raccontare molto di più di quanto immaginiamo.
Attraverso domande mirate e riflessioni pratiche, Magliulo accompagna il lettore a riconquistare equilibrio partendo dalle piccole azioni quotidiane: spostare un mobile, eliminare un oggetto che evoca dolore, creare un angolo di felicità. È un approccio che fonde psicologia, coaching e design, e che si pone un obiettivo chiaro: aiutare le persone a diventare architetti della propria felicità, costruendo un equilibrio autentico tra casa, lavoro e vita personale. Detto in sintesi: work life balance.
La casa come spazio del cambiamento.
Leggere questo libro significa guardare la casa con occhi nuovi. Non più come semplice contenitore, ma come organismo vivo che interagisce con noi. Per un architetto, un designer o un professionista del benessere, il testo di Carmine Magliulo è una boccata d’ossigeno: un invito a dimenticare per un attimo misure, preventivi e materiali, e tornare al significato profondo dell’abitare.
Magliulo dimostra grande capacità di persuasione e una visione ispirata.
Ogni pagina spinge a riflettere su quanto la nostra casa parli di noi, su come gli spazi scomodi raccontino disagi interiori e come il disordine esterno rifletta quello mentale. Il messaggio è chiaro: non può esistere work life balance senza un equilibrio tra ciò che ci circonda e ciò che sentiamo dentro.
Un percorso di rinascita personale
Il libro di Carmine Magliulo è anche il racconto di un percorso di rinascita.
Dopo aver completato il master in coaching, l’autore non si è fermato alla teoria: ha deciso di mettere in pratica i principi di equilibrio e autodisciplina anche nella vita fisica, allenandosi per correre la maratona di New York. Un obiettivo ambizioso, simbolo della determinazione e della volontà di superare i propri limiti.
Seguendo un allenamento costante, passo dopo passo, Magliulo trasforma la corsa in una metafora di vita: come nella casa e nel lavoro, anche nello sport la chiave è l’armonia tra corpo, mente e spirito. È l’essenza stessa del suo messaggio: il vero work life balance nasce dalla coerenza tra ciò che sei, ciò che fai e il luogo in cui vivi.
Una rivoluzione dolce nell’architettura e nella vita.
Il testo offre spunti preziosi anche per chi progetta gli spazi abitativi. Carmine Magliulo invita i professionisti del settore a riconsiderare il proprio ruolo: non solo tecnici, ma facilitatori di benessere.
Un invito a superare la freddezza del modernismo funzionalista per aprirsi a una nuova “stagione organica” dell’architettura, dove forma e funzione dialogano con l’emozione e con la vita reale di chi abita quegli spazi.
Come ricordava Philip Johnson, “progettare una casa è più complicato che progettare un grattacielo”. E Magliulo ci mostra che progettare la propria casa interiore è ancora più difficile — ma anche infinitamente più gratificante.
Conclusione: essere a casa, dentro e fuori di sé.
“Non volevo più tornare a casa” è, nelle parole dello stesso autore, “un atto di liberazione e allo stesso tempo di responsabilità: condividere una visione che può aiutare tanti a sentirsi finalmente a casa, dentro e fuori di sé.”
Il messaggio finale di Carmine Magliulo è universale: la casa non è solo il luogo in cui viviamo, ma la metafora più potente del nostro stato di equilibrio. Ritrovare ordine, armonia e bellezza tra le mura domestiche significa ritrovare equilibrio nella vita, nel lavoro, nelle relazioni.
In altre parole, significa conquistare il vero work life balance, quello che non dipende dalle ore che passiamo in ufficio o in vacanza, ma dalla qualità della presenza che portiamo in ogni spazio della nostra vita.









