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L’ARCHRITICO La galleria di Pinocchio?
Lo scorso 13 marzo attraverso una nota diffusa anche via whatsapp il sindaco di Minori, Reale, invitava tutti gli interessati a recarsi in aula consiliare nei giorni seguenti per visionare “un video rendering che costituisce una ipotesi progettuale della pedonalizzazione della Torricella e del rifacimento del lungomare cittadino, sulla scorta delle prescrizioni poste a base del realizzando progetto” (dove il “realizzando progetto” è quello della famosa galleria Maiori-Minori).
Confidando in “un’ampia partecipazione”, in modo da poter discutere e valutare l’opera.
L’invito veniva reiterato, sempre tramite messaggistica, nei giorni del 17,18, 19, 22 e infine del 24 marzo, sempre confidando in “un’ampia partecipazione” (che evidentemente scarseggiava).
Sul merito e il contenuto di questi incontri, il 22 marzo il sindaco Reale rilasciava un’intervista pubblicata dalla rivista di politica e attualità ulisseonline.it per leggere l’intervista clicca qui.
Da quell’intervista sono trascorsi più di tre mesi ma ancora non si conoscono gli esiti di quelle consultazioni e gli annunci sono caduti nel vuoto. In assenza di nuove notizie, smentite, precisazioni e aggiornamenti, è agevole rilevare, a nostro avviso, almeno cinque imprecisioni e discrepanze. E cioè:
- Durante la presentazione presso l’aula consiliare dell’ipotesi progettuale della pedonalizzazione della “Torricella” e del rifacimento del lungomare cittadino (anche quello di Maiori), il sindaco si è innanzitutto corretto, precisando che non si trattava di un video rendering come da annuncio, ma solo di una sequenza di foto simulazioni. Sollecitato sull’argomento, a precisa domanda, ha risposto che l’ipotesi progettuale era stata realizzata dallo studio di architettura “Giannattasio” di Salerno. Intanto di tale progetto (o ipotesi progettuale) non v’è traccia alcuna nemmeno nei siti di informazione locale, solitamente molto disponibili a pubblicare veline di “governo”. Naturalmente neanche nel sito del Comune di Minori si trova una delibera di incarico a favore dello studio Giannattasio né questo compare in nessun atto ufficiale.
Inoltre è ben singolare un’ipotesi progettuale dove non compaiono quote altimetriche, sezioni, stima dei costi ecc.. Infine è curioso come tali foto simulazioni si potessero visionare solo recandosi in “camera caritatis” nell’aula consiliare dove il sindaco vietava di effettuare riprese allo schermo sul quale venivano proiettate. Dunque più che un progetto o ipotesi progettuale, lo possiamo considerare una folata di “fumo negli occhi”. - Il sindaco, durante la presentazione del progetto presso l’aula consiliare e nella stessa intervista, ha più volte affermato che la realizzazione della galleria “non riguarda la viabilità”, cercando di spostare l’attenzione sulla passeggiata “panoramica”. Naturalmente non è possibile che di un progetto che “non riguarda la viabilità” se ne occupi l’ANAS (che ricordiamolo è l’acronimo di Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali). In secondo luogo, in più occasioni, la Regione Campania nella persona del Presidente della Commissione trasporti, Luca Cascone (che intervenne persino nella campagna elettorale comunale per promuovere l’opera) ha parlato della galleria come intervento da realizzare per risolvere problemi di viabilità. Ne citiamo a titolo di esempio solamente due. In un post pubblicato su facebook il 13 febbraio del 2018, Cascone scrive: “Presentato questa mattina il «Piano strade per la Campania». In conferenza stampa, con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, abbiamo illustrato un piano di investimenti da un miliardo e trecento milioni di euro (tra finanziamenti della Regione e dell’Anas). (…). Una dotazione necessaria per realizzare un programma gigantesco per affrontare i problemi della viabilità campana concordato con l’Anas e il Ministero delle Infrastrutture. Fra gli interventi strategici previsti anche la realizzazione di una galleria fra Maiori e Minori (…)”. Nel luglio 2020, in un’intervista rilasciata a Anteprima24.it, Cascone ribadisce che la galleria: “stravolgerà di fatto i collegamenti e la viabilità perché libererà quel tratto di lungomare, tra l’altro molto stretto, soggetto ad un semaforo e lo restituirà alla cittadinanza e ovviamente ai turisti”. Lo stesso sindaco in un’intervista al giornale.artestv.it del 10.02.2020 dichiarava che grazie alla realizzazione della galleria: “la circolazione stradale sarà regolare e non regolata, poiché con l’apertura della galleria, ci sarà l’abolizione del semaforo posto ai piedi del castello di Maiori (…)”.
- Il sindaco ha affermato che un progetto, possibile, di allargamento del marciapiede sulla strada “Torricella” verso l’esterno è stato bocciato dalla soprintendenza. Non ci risulta che sia così. Il sindaco fa chiaramente riferimento al progetto preliminare approvato dal Comune di Atrani (con delibera giunta n.14/2016) dal titolo “Rifacimento e prolungamento del marciapiede sulla S.S. 163 nel comune di Atrani, lavori di messa in sicurezza” per un importo complessivo di € 379.949,9. Progetto redatto dall’architetto Emilio Maiorino di Cava dei Tirreni che, contattato telefonicamente subito dopo l’intervista di cui sopra, ha smentito questa circostanza, rispondendo, a precisa domanda, che: “finora il progetto non è ancora pervenuto all’attenzione della Soprintendenza”.
- In più occasioni il sindaco ha affermato che l’ANAS o, in ogni caso, i progettisti dell’opera, dovranno rispettare “le quattrocento pagine di prescrizioni” imposte dal Comune e dalla soprintendenza. Si tratta di un tentativo (assai goffo in verità) di dare credibilità alle (presunte) intenzioni bellicose dell’amministrazione di contrastare il tracciato così come progettato e appaltato, gonfiando il numero di pagine. In realtà le quattrocento pagine di prescrizioni al massimo sono quattro (e sarebbero anche sufficienti). Quattrocento pagine possono, eventualmente, rappresentare la documentazione allegata alla VIA (Valutazione d’impatto ambientale), obbligatoria in questi casi e non prodotta né dal Comune né dalla soprintendenza.
- Infine il sindaco ha ripetutamente affermato che la galleria era prevista nel PUC (le foto a corredo di quest’articolo fanno riferimento a questo punto). Bene, allora andiamo a vedere cosa è previsto nel PUC. L’ipotesi di realizzare una galleria tra gli abitati di Minori e Maiori compare al punto 4.1.3 della relazione generale del piano regolatore denominato “La tutela, il recupero, la valorizzazione e riorganizzazione della struttura insediativa”, laddove si legge: “Il programma, specificatamente proposto dall’Amministrazione comunale, che ha in corso di elaborazione apposito studio di fattibilità, prevede: la realizzazione di una bypass all’attuale tracciato carrabile, da realizzare in galleria (che peraltro risolverebbe gli attuali, rilevanti, problemi di traffico veicolare che interessano il tratto di strada in argomento”. Al punto successivo 4.1.4 “Definizione di un sistema di mobilità intermodale e sostenibile” si legge: “messa in sicurezza ed adeguamento del tracciato esistente della S.S.163, mediante: – realizzazione di una bypass all’attuale tracciato carrabile, da realizzare in galleria, nel tratto Minori-Maiori” (immagine 1). Per quanto riguarda la letteratura è tutto qui: sette righe. Veniamo ai grafici. Queste intenzioni sono mostrate nelle tavole delle disposizioni programmatiche, documento 3.1.1.a, dove l’area destinata al by-pass in galleria è colorata in fucsia (immagine 2) ed indicata con la sigla IPP_2 ovvero “Programma integrato per il tratto di strada Minori-Maiori”. Questi interventi strategici fanno parte di una serie di schede (documento 3.2.1 revisionato l’ultima volta nel 2016). Alla voce obiettivi si legge: “Il programma, specificatamente proposto dall’Amministrazione comunale e dall’UTC, che ha in corso di elaborazione apposito studio di fattibilità, prevede la realizzazione di un intervento prevalentemente volto a migliorare la viabilità in un punto fortemente critico della S.S.163, ad incrementare la dotazione di parcheggi pubblici in prossimità del litorale, in modo da evitare la penetrazione di auto di non residenti nel centro abitato, la riqualificazione paesaggistica ed ambientale di un suggestivo scorcio della Costiera Amalfitana” (immagine 3). Nella tavola P.2 col tratteggio in blu viene indicato un “tunnel in variante” (in variante poiché non previsto dalla legge regionale del piano urbanistico territoriale) che non interessa neanche il Comune di Maiori poiché parte, pare incredibile, pressappoco dall’imbocco della grotta dell’Annunziata e termina parallelamente al tracciato viario esistente e ben prima del lungomare, senza modificare nessuno dei due (immagine 4).
Inoltre tale intervento è accompagnato da due parcheggi pubblici in roccia per minimo 7500 mq, che nella progettazione dell’ANAS sono scomparsi. Ognuno si può fare un’idea, dunque, se come ha ripetuto più volte il sindaco questo progetto di galleria (quello approvato ovviamente) ci fosse o no nel piano regolatore.
Infine un’altra imprecisione (non propriamente del sindaco) vuole che l’ANAS sia stata orientata ad optare per quel tipo di tracciato (più lungo, più costoso e distruttivo per il lungomare di Minori fuoriuscendo in direzione perpendicolare alla roccia) per evitare l’area sottoposta a vincolo archeologico posto a difesa della grotta dell’Annunziata. Non è così, lo si evince proprio sovrapponendo la tavola dei vincoli del piano regolatore al tracciato di progetto redatto dall’ANAS (in blu) che all’imbocco di Maiori attraversa chiaramente l’area vincolata (in rosso). (Immagine cinque).
Queste inesattezze aggiungono nuovo materiale alla sventurata storia della galleria Maiori-Minori; una vicenda fatta di omissioni, scopi non dichiarati, opacità…
Una storia dove a mancare è proprio l’elemento che dovrebbe essere alla base di un qualsiasi rapporto tra amministrazione e cittadini: la sincerità.
Il sospetto fondato è che si potrebbero smascherare ulteriori inesattezze, superficialità, approssimazioni, ma già queste bastano e avanzano. E’ tempo, invece, di fare chiarezza e conseguire la massima trasparenza per evitare che quest’opera possa essere ironicamente denominata come la galleria di Pinocchio.
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