Pubblicata la Classifica Censis 2025/2026: Padova, Politecnico di Milano e Luiss ai vertici del sistema universitario italiano
L’analisi, articolata e approfondita, giunge al suo venticinquesimo anno consecutivo e valuta gli atenei italiani – statali e non – sulla base di sei indicatori: strutture, servizi, borse di studio, internazionalizzazione, comunicazione e occupabilità
È stata pubblicata oggi la nuova Classifica Censis delle Università Italiane per l’anno accademico 2025/2026, uno dei principali strumenti di orientamento per migliaia di studenti e famiglie in cerca del miglior ateneo in cui intraprendere il proprio percorso di studi. L’analisi, articolata e approfondita, giunge al suo venticinquesimo anno consecutivo e valuta gli atenei italiani – statali e non – sulla base di sei indicatori: strutture, servizi, borse di studio, internazionalizzazione, comunicazione e occupabilità.
📈 Immatricolazioni in crescita, boom al Centro
Secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti Universitari, nell’anno accademico 2024/2025 le immatricolazioni sono cresciute del 5,3% rispetto a marzo. Il dato più rilevante è quello del Centro Italia, che registra un aumento del 14,0%, seguito dal Sud (+6,1%). Più contenuti i numeri al Nord, dove il Nord-Est si attesta al +2,0%, mentre il Nord-Ovest segna addirittura un calo (-0,9%).
Le scelte degli studenti si concentrano soprattutto nelle discipline economiche e sociali (35,4%), seguite dalle STEM (28,6%) e dal settore sanitario e agro-veterinario (18,4%). In coda l’area artistica, letteraria ed educativa (17,6%).
🔬 Scienze e sanità trainano la crescita
Nel lungo periodo, sono proprio i settori scientifico e sanitario a mostrare la crescita più sostenuta: dal 2000 al 2025, le immatricolazioni nelle scienze motorie sono aumentate del +224,9%, con un’impennata del +309,5% tra i maschi. Le donne invece fanno registrare una crescita significativa nelle ingegnerie industriali (+173,6%).
🏅 Le migliori università italiane secondo Censis
Mega Atenei statali (oltre 40.000 iscritti)
Conferma la prima posizione l’Università di Padova, seguita da Bologna e da una sorprendente Università di Pisa, che guadagna tre posizioni. Sapienza di Roma e Università Statale di Milano condividono la quarta piazza, mentre Firenze e Torino avanzano. Fanalino di coda: Università di Napoli Federico II.
Grandi Atenei (20.000-40.000 iscritti)
Ancora in vetta Università della Calabria, davanti a Pavia e Perugia. Bene anche Parma, Cagliari. Stabili, al sesto e settimo posto l’Università di Salerno (86,2) e l’Università di Milano Bicocca (85,3), a cui si accodano l’Università di Genova (+ 2 posizioni) e di Roma Tor Vergata, che condividono a pari merito l’ottava posizione con un punteggio complessivo di 84,8.
Medi Atenei (10.000-20.000 iscritti)
Resta salda al primo posto Trento, seguita da Udine e Politecnica delle Marche. Da segnalare la crescita dell’Università del Piemonte Orientale (+5 posizioni).
Piccoli Atenei (fino a 10.000 iscritti)
Si conferma al vertice Camerino, seguita da Cassino e Tuscia. In coda Teramo e Molise.
Politecnici
Anche quest’anno guida la classifica il Politecnico di Milano, che con 98,8 punti si attesta come il miglior ateneo tecnico in Italia. Secondo il Politecnico di Torino, terzo lo IUAV di Venezia.
Atenei non statali
Tra i grandi, si conferma leader la Luiss di Roma, davanti alla Bocconi. Tra i medi, guida la Lumsa. Tra i piccoli, svetta la Libera Università di Bolzano, con un eccellente punteggio di 95,2. (fonte Censis)
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