scritto da Redazione Ulisseonline - 27 Novembre 2025 16:06

Natalità, la sfida è restare: “Cambiare il Paese, non emigrare”

Agli Stati Generali 2025, De Palo propone un’Agenzia per la natalità e misure strutturali per invertire il declino demografico

Il 27 e 28 novembre, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, si tiene la quinta edizione degli Stati Generali della Natalità, promossi dalla Fondazione per la Natalità. Al centro del dibattito, il tema cruciale del calo demografico e la provocazione lanciata dal presidente Gigi De Palo: “Cambiare Paese o cambiare il Paese?”.

De Palo ha ribadito che la natalità non è solo una questione statistica, ma una sfida sociale, culturale ed economica che riguarda il futuro dell’Italia. Per invertire il trend dell’“inverno demografico”, servono misure strutturali e non semplici bonus: lavoro stabile, accesso alla casa e una fiscalità equa sono le tre leve fondamentali.

Tra le proposte più concrete, De Palo ha avanzato l’idea di istituire una Agenzia nazionale per la natalità, capace di coordinare politiche e risorse, coinvolgendo governi e amministrazioni locali. L’obiettivo è creare le condizioni affinché i giovani possano scegliere di fare famiglia in Italia, senza essere costretti a emigrare.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all’apertura, ha sottolineato che la natalità è “l’indicatore principale della speranza di un popolo”, citando Papa Francesco. Ha inoltre evidenziato come il calo delle nascite incida sulla sostenibilità dei conti pubblici e sulla coesione intergenerazionale, richiamando il ruolo attivo delle istituzioni nel garantire condizioni di vita dignitose.

L’evento vede la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e testimonial, in un confronto aperto sul futuro demografico del Paese. Il messaggio è chiaro: non basta analizzare il problema, occorre agire con visione e coraggio.

La provocazione lanciata da De Palo – “Cambiare Paese o cambiare il Paese?” – sintetizza il dilemma di molti giovani italiani costretti a emigrare per costruire un futuro. La natalità, secondo la Fondazione, non è solo un dato statistico, ma un indicatore della speranza e della tenuta sociale di una nazione.

Le tre priorità per invertire il trend:

  1. Lavoro stabile e dignitoso: contrastare la precarietà e favorire l’occupazione giovanile come condizione per la scelta di fare famiglia.
  2. Accesso alla casa: politiche abitative che rendano sostenibile la vita familiare, soprattutto per le nuove generazioni.
  3. Fiscalità equa: riforma del sistema fiscale che tenga conto del numero dei figli e del carico familiare, superando l’attuale penalizzazione delle famiglie numerose.

Proposte operative:

  • Istituzione di un’Agenzia nazionale per la natalità, per coordinare le politiche demografiche e promuovere interventi strutturali.
  • Coinvolgimento delle imprese: promuovere una cultura aziendale family-friendly, con incentivi e modelli organizzativi flessibili.
  • Educazione e comunicazione: contrastare la narrazione negativa sulla genitorialità e valorizzare il ruolo sociale della famiglia.

Il documento Dai numeri alla realtà evidenzia come l’Italia sia tra i Paesi europei con il più basso tasso di natalità, con una media di 1,24 figli per donna. Il numero di nascite è in costante calo, con effetti diretti sulla sostenibilità del sistema pensionistico, sul mercato del lavoro e sulla tenuta dei servizi pubblici.

 

clicca qui per leggere il documento “Dai-numeri-alla-realtà”

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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