scritto da Redazione Ulisseonline - 18 Dicembre 2025 15:22

Italia sempre più “pet friendly”: quasi 4 famiglie su 10 convivono con un animale

Nel 2024, secondo una rilevazione dell'Istat, sono oltre 10 milioni le famiglie italiane che ospitano un animale domestico: crescono soprattutto cani e gatti, con una diffusione maggiore nei piccoli Comuni e tra le coppie senza figli under 65. Gli animali da compagnia si confermano una presenza centrale nella vita quotidiana, con un impegno di cura che ricade soprattutto sulle donne

Rilevazione ISTAT: gli animali domestici in Italia – Anno 2024

 

Quasi quattro famiglie su 10 hanno almeno un animale domestico

L’Istat rileva nel contesto dell’Indagine multiscopo “I Cittadini e il Tempo libero” la presenza di animali domestici all’interno delle famiglie. I dati relativi al 2024 mostrano che in Italia oltre 10 milioni di famiglie, pari al 37,7% del totale, hanno almeno un animale domestico. Si stima che siano
circa 25 milioni 500mila gli animali domestici nelle famiglie.

Cani e gatti sono gli animali più presenti, circa il 33,9% delle famiglie ne ospita almeno uno. In particolare, il 22,1% delle famiglie ha uno o più cani mentre il 17,4% uno o più gatti. Il numero medio di cani per famiglia, tra quelle che ne possiedono, è pari a 1,3, mentre quello dei gatti è di 1,8.

Nettamente inferiore è la quota di famiglie che possiede uno o più pesci (3,2%), mentre circa il 6% delle famiglie ha altre specie di animali domestici. Tra queste ultime, soprattutto uccelli (1,5% delle famiglie) e tartarughe (1,3%).

Mentre tra il 2006 (36%) e il 2015 (36,2%) la quota di famiglie con animali domestici è rimasta stabile, tra il 2015 e il 2024 si assiste a una crescita pari a 1,5 punti percentuali. A crescere è soprattutto la quota di famiglie con cani, dal 20,7% nel 2006 al 22,1% nel 2024. Più lieve è l’aumento della quota di famiglie con gatti (dal 16,4% al 17,4%), mentre lievemente in diminuzione è quella con altri tipi di animali domestici (8,1% nel 2024).

 

Nei piccoli centri una famiglia su due possiede animali domestici

Nel Centro Italia è più alta la quota di famiglie residenti che accolgono animali in casa (42,7%). Seguono le famiglie residenti nel Nord-est (40,3%) e quelle del Nord-ovest (38,5%). Meno frequente la presenza di un animale domestico tra i residenti delle Isole (34,3%) e del Sud (31%).

Considerando l’ampiezza demografica dei Comuni, nel 2024, si osserva una presenza di animali domestici meno frequente nei grandi centri urbani rispetto ai Comuni di dimensione minore. Nei Comuni centro di aree metropolitane, ad esempio, il 29,4% delle famiglie ha uno o più animali domestici rispetto al 45% nei Comuni tra 2mila e 10mila abitanti.

Il massimo si tocca nei Comuni sotto i 2mila abitanti, dove hanno animali domestici quasi una famiglia su due (47,7%), facilitata evidentemente anche da una maggiore disponibilità di spazi verdi e da una dimensione media delle abitazioni più ampia.

Questa evidenza territoriale è confermata anche soffermandosi sui singoli animali domestici più diffusi nelle famiglie, ossia cani e gatti. Nei piccoli centri il 29,4% delle famiglie possiede almeno un cane, a fronte del 15,1% rilevato nei centri metropolitani. Analogamente, il 27,7% delle famiglie dei piccoli centri ha almeno un gatto, contro il 12,5% di quelle che risiedono nei centri metropolitani.

La presenza di animali domestici è più diffusa (45,5%) tra le famiglie con titolo di studio medio-alto (almeno diploma di scuola superiore), mentre scende (30,2%) tra quelle in cui il titolo di studio è al massimo la licenza media.

Dal momento che il possesso di animali da compagnia può implicare anche un impegno di natura economica si registra una lieve associazione con le risorse economiche a disposizione della famiglia: la quota di famiglie con animali domestici è pari, infatti, al 41,6% tra coloro che dichiarano ottime risorse economiche, rispetto al 37,7% del totale.

In aumento le coppie senza figli con membri sotto i 65 anni con animali domestici

La presenza di animali domestici cambia a seconda della tipologia della famiglia, in relazione alle esigenze dei suoi componenti, al loro ruolo e all’età.

Nel 2024 sono soprattutto i nuclei familiari con figli grandi a ospitare in casa uno o più animali domestici mentre tra le persone sole la presenza è in percentuale minore.

In particolare, accolgono in casa gli animali domestici soprattutto le coppie con figli ancor più se hanno almeno 14 anni. Infatti, il 51,2% delle coppie con figli grandi hanno animali domestici, seguite dalle famiglie monogenitore con figli di almeno 14 anni (48,8%). Le coppie con figli minori di 14 anni per il 43,3% ospitano animali domestici seguiti dai monogenitori di figli sempre di età inferiore ai 14 anni (42,5%). Anche le coppie senza figli con membri che abbiano meno di 65 anni mostrano un significativo interesse nell’ospitare animali domestici in casa (47,9%), abitudine che cresce nel tempo di 10 punti percentuali: dal 38% nel 2006 al 42% nel 2015, fino al 47,9% nel 2024.

La quota di persone sole di 65 anni e più con animali domestici (22,7%) è la più bassa, seguono le persone sole con meno di 64 anni (30,8%). Soprattutto le coppie con figli di almeno 14 anni ospitano con maggiore frequenza cani o gatti (46,7%, in crescita di 3,6 punti percentuali rispetto al 2015), seguite dalle famiglie monogenitore con figli di almeno 14 anni (45,9%, +4,9 punti percentuali sul 2015) e dalle coppie senza figli con membri con meno di 65 anni (44,9%, +8,6 punti percentuali).

La presenza di pesci è relativamente più frequente nelle coppie con almeno un figlio con meno di 14 anni (10,8%) e nelle famiglie monogenitore con almeno un figlio d’età inferiore ai 14 anni (10,0%). Infine, sono sempre le coppie con figli con almeno un figlio sotto i 14 anni a ospitare più frequentemente in casa uno o più animali di altre specie (4,6%).

Le donne si occupano maggiormente della cura degli animali nel tempo libero

Nel 2024 il 38,1% delle persone di 11 anni e più dichiara di prendersi cura di animali domestici. Di questi, il 23,8% lo fa con assiduità, una o più volte alla settimana, mentre il 14,3% lo fa più raramente.

Tra coloro che si prendono cura con assiduità di animali domestici la quota aumenta all’aumentare dell’età, salvo diminuire dopo i 65 anni. Tra i giovani di 11-24 anni l’attività intensa di cura coinvolge il 20,2% del collettivo; seguono le persone tra i 25 e i 44 anni (24,3%) e, in particolare, le persone tra i 45 e i 64 anni (28,8%). Dopo i 65 anni, invece, il valore scende al 18,8%.

Le donne mostrano una propensione maggiore per questa attività di cura, evidenziando uno scarto
di circa 6 punti percentuali di differenza rispetto agli uomini. Il 26,6% delle donne, infatti, si occupa dei propri animali domestici con frequenza almeno settimanale contro il 20,8% dei maschi. Tale differenza è presente a tutte le età, tocca un massimo di 10 punti percentuali tra i 45 e i 64 anni e si annulla dai 65 anni in su.

La maggiore propensione delle donne a prendersi cura degli animali domestici si conferma anche considerando gli impegni lavorativi. Infatti, è pari al 33,8% la quota di donne occupate che si prende cura degli animali almeno una volta a settimana, contro il 22,3% degli uomini nella stessa condizione. (fonte Istat)

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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