Italia 2025: tra stabilità politica, fratture sociali e nuove identità quotidiane
L’ultimo rapporto SWG fotografa un Paese complesso: un governo stabile grazie anche alla debolezza dell’opposizione, un’opinione pubblica divisa su temi sensibili come la tutela dei minori, e una società in trasformazione nelle abitudini e nei significati attribuiti alla cura di sé. Dal “Campo Largo” alla “famiglia nel bosco”, fino alla nuova centralità dei capelli nel beauty: un quadro che racconta mutamenti politici, culturali ed economici da non sottovalutare
Politica: la stabilità del Governo e il cantiere aperto dell’opposizione
Superata la metà legislatura, il Governo Meloni mantiene un ampio consenso. Secondo i dati SWG, per circa il 40% degli italiani la stabilità dell’esecutivo è spiegata soprattutto dalla mancanza di un’alternativa credibile e unita nell’opposizione. Questo giudizio non arriva solo da chi vota centrodestra, ma anche dalla metà degli elettori di opposizione.
L’ipotesi di un “Campo Largo” fatica infatti a convincere l’opinione pubblica: metà degli italiani dubita della sua competitività rispetto al centrodestra, sebbene tra gli elettori di PD, M5S e AVS prevalga un atteggiamento più fiducioso. All’interno di quest’area, emerge una richiesta chiara:
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costruire subito una coalizione strutturata;
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scegliere il leader tramite primarie;
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accettare compromessi pur di allargare la base dell’alleanza.
Ne risulta un quadro in cui la domanda di alternativa politica è forte, ma la capacità di offrirla è ancora in costruzione.
Società: la “famiglia nel bosco” e una frattura culturale che attraversa il Paese
Il caso della “famiglia nel bosco”, che ha vissuto isolata senza luce né acqua corrente fino all’intervento del Tribunale dei Minorenni, ha raggiunto il 90% dell’opinione pubblica. Ma ciò che colpisce è la netta polarizzazione dei giudizi.
Da un lato, c’è chi considera prioritaria la tutela dei minori e ritiene l’intervento del Tribunale necessario o comunque giustificato. Dall’altro, una fetta significativa di cittadini legge la vicenda come un caso di eccessiva ingerenza dello Stato nelle scelte familiari.
La discussione riflette due atteggiamenti profondi:
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una crescente insofferenza verso le regole del “politically correct” e verso ogni forma di intervento pubblico sul privato;
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una sensibilità più attenta alla protezione dei minori e ai rischi legati a stili di vita estremi.
In mezzo a queste posizioni, emerge un dato rilevante: 4 italiani su 10 ritengono che i genitori debbano avere sempre la libertà di crescere i figli secondo il proprio stile di vita, anche se molto radicale. È una linea di frattura culturale che potrebbe ampliarsi negli anni a venire.
Costume e consumi: il nuovo peso dei capelli nella cura della persona
Passando alle abitudini quotidiane, il 2025 segnala un’evoluzione nel rapporto degli italiani con la cura di sé. Aumenta la soddisfazione per il proprio aspetto, soprattutto tra gli uomini, e cresce in modo significativo l’utilizzo dei prodotti per capelli: oggi è la categoria più usata in assoluto, con un aumento di 25 punti tra il pubblico maschile rispetto al 2023.
I capelli assumono un valore nuovo, più identitario:
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sono percepiti come forma di espressione personale;
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influenzano la percezione sociale di sé;
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rappresentano un ambito in cui molti, soprattutto uomini giovani, avvertono una certa pressione estetica.
Curiosamente, l’accettazione della calvizie è più alta tra chi già la vive, segno di una normalizzazione che avviene soprattutto con l’esperienza diretta.
La fotografia complessiva è quella di un’estetica italiana ibrida, in equilibrio tra desiderio di ordine e spinta alla naturalezza, tra cura e autenticità, tra pressione sociale e libertà individuale.
Economia delle famiglie: tra consumi prudenti e risparmi alternati
Il monitoraggio SWG su consumi e risparmi mostra un Paese ancora prudente. Nel novembre 2025, il 36% delle famiglie dichiara uscite superiori alle entrate, mentre solo il 30% registra un saldo positivo. La maggior parte si mantiene in equilibrio, ma con un atteggiamento cauto: cresce chi riduce i consumi e chi ricorre ai risparmi.
Intenzioni di voto: quadro stabile, alta area grigia
Sul fronte elettorale, Fratelli d’Italia resta primo partito al 31,3%, seguito dal Partito Democratico al 22,2% e dal Movimento 5 Stelle al 12,7%. Ma il dato più significativo è un altro: il 31% degli italiani non esprime una preferenza, confermando un’area di incertezza e distanza dalla politica che continua a pesare.
Conclusione
Il rapporto SWG offre un’immagine dell’Italia del 2025 fatta di stabilità apparente e tensioni sotterranee. Politica, società e consumi raccontano un Paese che cambia, a volte lentamente, a volte bruscamente.
La politica mostra un governo stabile ma un’opposizione ancora in cerca di forma. La società rivela fratture culturali profonde su libertà individuali e ruolo dello Stato. La vita quotidiana parla invece di persone che ridefiniscono identità e abitudini, mentre cercano equilibrio in una fase economica ancora incerta.
Un mosaico complesso, che merita di essere osservato con attenzione, perché dentro questi segnali si intravedono i contorni dell’Italia che verrà. (fonte SWG)







