Pontecagnano Faiano, il Teatro Mascheranova continua la stagione con “Arturo”
Lo spettacolo si rivela un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono invitati a partecipare attivamente

Stasera 25 gennaio alle 20.30 e domani 26 gennaio alle 19.00 in scena al Teatro Mascheranova di Pontecagnano “Arturo”, di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, spettacolo finalista Premio In-Box 2021 e vincitore del Premio della Critica FringeMI 2022.
“Arturo” si interroga sul rapporto con i padri e su cosa resta alla loro scomparsa. I due attori e autori del testo hanno costruito un lavoro che sviluppa il tema il rapporto con i propri padri, scegliendo di adottare la forma di un incontro tra loro e il pubblico, in modo che ogni performance si trasformasse in un evento che potesse arricchirsi a ogni replica. “Arturo” prende forma dalla memoria degli autori che condividono il ricordo della figura paterna, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Lo spettacolo si rivela un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi: arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere e dando vita a infinite combinazioni. Arturo vuole trasformare l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.
“Ci piace che Arturo possa essere un’esperienza diversa dal “semplice” vedere uno spettacolo; abbiamo pensato di creare un incontro successivo con gli spettatori interessati -affermano Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich. – Costruendo Arturo è un momento intimo in cui dialogare apertamente sul rapporto con la figura paterna, dando ai partecipanti del laboratorio la possibilità di esplorare in prima persona la struttura drammaturgica. Si alterneranno momenti di scrittura, improvvisazione ed esercizi in gruppo, tutti legati ai titoli dei quadri da noi scelti, cercando sempre un confronto diretto con il reale, senza menzogna. Sarà interessante vedere come cambia l’approccio al lavoro a seconda di chi lo attraverserà: chi è padre, chi è figlio, chi il padre lo ha ancora, chi non lo ha mai avuto, chi non lo ha più.”
Lo spettacolo, vincitore Direction Under30 2022 e del Bando Life is Live 2023, è stato realizzato con il contributo di Associazione Scenario, Teatro Due Mondi, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo, Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – Capotrave / Kilowatt Sansepolcro), residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t. con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale.