Il Comune di Atrani frena sull’Azienda consortile: “Per la costituzione dell’ASCCCA servono atti corretti, non scelte a maggioranza”
Il Comune di Atrani richiama gli enti dell’Ambito S2 alla prudenza dopo i rilievi della Corte dei conti e della Regione Campania. Il sindaco Michele Siravo ribadisce la necessità di un tavolo tecnico e invita a evitare decisioni affrettate che potrebbero compromettere la gestione dei servizi sociali
Ad Atrani il confronto sull’Azienda Speciale Consortile Cava–Costa d’Amalfi (ASCCCA) si fa più acceso. A dieci giorni dalla delibera con cui il Consiglio comunale ha sospeso cautelativamente l’efficacia della precedente adesione, l’amministrazione guidata dal sindaco Michele Siravo ha inviato una nuova nota istituzionale alla Regione Campania, all’Ufficio di Piano dell’Ambito S2, ai Comuni coinvolti e agli organi dell’Azienda, con copia anche al Prefetto di Salerno.
La comunicazione ribadisce la richiesta di istituire un tavolo tecnico, e non politico, per affrontare in modo condiviso le criticità giuridiche, contabili e procedurali emerse dopo il parere della Corte dei conti Campania e le successive precisazioni della Regione. Nella nota si sottolinea che procedere a maggioranza, senza prima correggere le anomalie evidenziate, potrebbe compromettere l’unità amministrativa dell’Ambito e generare disomogeneità nella gestione dei servizi sociali.
Il Comune avverte che un simile scenario rischierebbe di produrre una paralisi amministrativa e, soprattutto, rallentamenti o interruzioni nell’erogazione delle prestazioni essenziali destinate alle fasce più fragili della popolazione. Per questo Atrani ha chiesto alla Regione di valutare, se necessario, l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla normativa, così da assicurare uniformità e coerenza negli atti.
Il sindaco Siravo ha precisato che la posizione del Comune non è di contrapposizione, ma di responsabilità. «Stiamo parlando di un’Azienda che dovrà gestire servizi fondamentali per i cittadini più fragili – ha dichiarato –. È nostro dovere assicurarci che essa nasca su basi solide, con conti sostenibili e nel pieno rispetto della legge. Questa fretta di concludere il percorso, dopo anni di condivisione e studio, non è comprensibile né giustificabile».
Atrani, infatti, è l’unico Comune dell’Ambito ad aver già recepito formalmente i rilievi della Corte dei conti e della Regione con un atto consiliare completo di pareri tecnici e contabili. Proprio per questo, in caso di approvazione a maggioranza delle modifiche statutarie o del fondo di dotazione, l’Amministrazione ha chiarito che non potrà avallare l’iter e si vedrebbe costretta a segnalare la situazione alle Autorità competenti. E il Comune di Atrani le indica nel MEF – Ispettorato Generale sulla Finanza Pubblica (profili di contabilità degli enti e società partecipate) e nel Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per l’impatto sui livelli essenziali di assistenza. E anche nel Ministero della Giustizia – Consiglio Notarile Distrettuale, per gli aspetti inerenti l’atto e nel Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali per i profili attinenti al corretto esercizio delle funzioni degli enti locali, alla legittimità degli atti amministrativi adottati dagli organi dell’Azienda Speciale Consortile e alla coerenza dei relativi assetti di governance rispetto a quanto previsto dal TUEL. Infine, nell’ANAC (profili di legittimità procedurale e trasparenza nella governance) e nella Camera di Commercio, per la verifica dei presupposti di iscrizione dell’Azienda Speciale, atteso che allo stato, con atti costitutivi difformi, non può essere considerata operativa ai sensi dell’articolo 114, del TUEL.
Il Comune ribadisce infine la propria disponibilità a collaborare con gli altri enti dell’Ambito per un percorso condiviso e verificabile.
«Costruire bene – si legge nella nota – significa garantire stabilità, continuità e qualità dei servizi sociali nel tempo».
Una posizione di prudenza che, nelle intenzioni dell’amministrazione, mira a salvaguardare la legittimità degli atti e la tutela delle persone più vulnerabili.
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