Cirielli, attuale viceministro degli Esteri del Governo Meloni, già presidente della Provincia di Salerno e da anni figura di spicco della destra nazionale, arriva a chiudere la campagna con un messaggio diretto: “Rialziamoci per tornare grandi”. Uno slogan che sintetizza la visione proposta in queste settimane, costruita su una critica alla gestione uscente della Regione e sulla promessa di un cambio di passo ispirato ai temi identitari e programmatici del centrodestra.
La scelta di Cava de’ Tirreni non è casuale: il territorio cavese rappresenta una delle aree più strategiche della provincia di Salerno, dove Cirielli ha intensamente vissuto e coltivato negli anni una presenza politica radicata. L’evento di chiusura punta a raccogliere attorno al candidato non solo la base locale del partito, ma anche amministratori, simpatizzanti e indecisi: un pubblico trasversale che FdI mira a compattare con un appello finale al voto.
Il comizio arriva in un momento cruciale della competizione regionale, segnata da una campagna intensa e caratterizzata da una forte polarizzazione. Il partito della premier Meloni punta a trasformare il buon risultato nazionale dei mesi scorsi in un’affermazione territoriale che, se ottenuta, avrebbe un peso politico significativo sia a livello regionale sia negli equilibri interni della coalizione.
Al Teatro Siani Cirielli ripercorrerà i temi cardine del suo programma: sicurezza, infrastrutture, sanità, sviluppo economico e riforma del rapporto tra Regione e Comuni. Una piattaforma che FdI propone come alternativa a un sistema di potere regionale ritenuto ormai logoro e bisognoso di un ricambio netto. Il candidato ribadirà inoltre il ruolo della Campania nella strategia internazionale ed economica del governo, in virtù dell’incarico che ricopre alla Farnesina.
La chiusura a Cava rappresenta così un momento simbolico e operativo: un segnale di forza che Fratelli d’Italia intende lanciare agli alleati e agli avversari, ma soprattutto agli elettori chiamati alle urne. Con il comizio del 21 novembre si conclude una campagna condotta con toni decisi e con un forte richiamo alla partecipazione civica. Poi, la parola passerà ai cittadini campani.