Cava, sottoscrizione popolare al sindaco Servalli per intitolare il campo sportivo di S. Pietro a “Mast’Antonio”
“Gli abitanti della frazione S. Pietro sentono il dovere di proporre, all’Amministrazione Comunale di Cava, l’intitolazione del campo sportivo di S. Pietro alla memoria di Antonio D’Alessandro”.
E’ quanto chiedono con una petizione al Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, i firmatari di una sottoscrizione protocollata nei giorni scorsi presso gli uffici comunali.
I residenti della frazione S. Pietro di Cava de’ Tirreni, infatti, ricordano con affetto ancora vivo e profondo la figura del compianto “Mast’Antonio”, al secolo Antonio D’Alessandro, un uomo semplice e generoso che ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei residenti dell’antica frazione metelliana.
“Antonio D’Alessandro -scrivono i firmatari della sottoscrizione- nasce il 13/10/1928 a Polla da dove si trasferisce ancora adolescente, con la sua famiglia, nella città di Cava de’ Tirreni per seguire il padre ferroviere.
Nella nostra città conoscerà la sua compagna di vita, Raffaela Cafaro, che ben presto sposerà e dalla quale avrà sei figli (quattro maschi e due femmine)”.
“Il bar di S. Pietro, che lui gestiva -ricordano con commossa riconoscenza- ha rappresentato il punto di riferimento per tante generazioni, ma anche di tutta la frazione ed ogni attività, soprattutto quella di carattere sportivo ed in particolar modo nel calcio, portava la sua firma. Numerosi furono i tornei di calcio, organizzati da Antonio D’Alessandro, per tutti “Mast’Antonio”, che si tennero nel campetto della parrocchia adiacente alla Chiesa di S. Pietro, ma anche nello spazio antistante l’ex oratorio delle Suore, oggi Casa di Riposo per anziani”.
“Fu proprio lui – è l’amarcord dei firmatari- che fece da intermediario tra l’allora Amministrazione Comunale di Cava ed il mai dimenticato parroco di S. Pietro, Don Domenico Avallone, per l’acquisizione del suolo di proprietà della Chiesa, dove poter poi costruire il campo di calcio per dilettanti che ancora oggi ospita tanti tornei”.
“Quando il Centro Sportivo Italiano (C.S.I.) di Cava -rievocano con gratitudine i firmatari- organizzò i primi tornei di calcio, utilizzando il campo di S. Pietro, “Mast’Antonio” non esitò ad allestire le sue squadre di pallone (dalla categoria pulcini a quella seniores). Lui era il presidente, lui era l’allenatore, lui era lo sponsor …, lui era soprattutto un padre!”
“Mast’Antonio” viene insomma ancora oggi ricordato come un animatore sociale, un uomo di sport ed a suo modo un educatore.
“Mast’Antonio” per un male incurabile morirà prematuramente il 1° ottobre 1985, all’età di 57 anni che avrebbe compiuto di lì a poco.
E’ con questi sentimenti di sincera riconoscenza per una persona che tanto ha dato alla comunità frazionale, senza alcuna forma distinzione, che oggi gli abitanti di S. Pietro avvertono il dovere morale di “proporre all’Amministrazione Comunale di Cava l’intitolazione del campo sportivo di S. Pietro alla memoria di Antonio D’Alessandro, proprio per essere stato anche “padre” della volontà per la nascita del predetto campo”.
In conclusione, quella che ripropongono i residenti di San Pietro è una bella storia di solidarietà umana, semplice ma ricca di significati e di valori forse in parte oggi smarriti, che vuole essere perpetuata nell’intitolazione di un campo sportivo, nella convinzione che la figura di “Mast’Antonio” costituisca un fulgido esempio di spirito di vera fratellanza e di generosa condivisione da porre all’attenzione dell’opinione pubblica ed in particolare delle giovani generazioni.
Al momento, dal Palazzo di Città non è arrivata alcuna risposta all’istanza dei cittadini di S. Pietro. E’ facile immaginare, però, che il sindaco metelliano Vincenzo Servalli -noto per la sua sensibilità umana, la sua attenzione ai valori socio-educativi e la sua passione sportiva- di sicuro darà le giuste risposte alle attese dei residenti della frazione di S. Pietro.