Cava, Pasquale Senatore denuncia la gestione dell’emergenza Covid in città
“Non basta dire forza Cava… Non basta fare il riassuntino dei positivi dicendo che la gran parte sono asintomatici… I problemi bisogna toccarli con mano… numeri e mail senza risposta… persone positive che aspettano tamponi da giorni… La soluzione per molti diventa… uscire di casa positivi e andare al parcheggio in via Gramsci e aspettare ore di fila per poter ricevere l’agognato tampone… il parcheggio dove l’Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) è allocata in due tende in condizioni pietose”.
E’ questo il post pubblicato sui social dal consigliere di Forza Italia Pasquale Senatore che denuncia la situazione di estrema difficoltà e precarietà di chi vuole sottoporsi al tampone nella nostra città per verificare l’eventualità del contagio da coronavirus. Il destinatario del post è indiscutibilmente il sindaco Servalli.
“L’Usca -incalza Senatore nel suo post- che oggi dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra città visto il fondamentale ruolo che svolge in questo momento… Attendere ore di fila e poi sentirsi dire che… ahimè… i tamponi sono finiti… perché in tutto se ne hanno a disposizione solo 700 a settimana… ma ne occorrono almeno il doppio…”.
“Così come -denuncia Senatore- occorrerebbero almeno il doppio degli infermieri che sono a disposizione per le cure domiciliari… Si… perché forse… se potenziamo la medicina territoriale…evitiamo di intasare gli ospedali… E ci rendiamo conto che la gran parte dei positivi non è affatto asintomatica… Se poi ci vogliamo coprire gli occhi e sentire la favoletta giornaliera… Accomodiamoci… ormai dopo i risultati del 21 settembre… se Cava vuole questo…”.
Nel frattempo, proprio questa mattina a via Gramsci non si sono effettuati i tamponi in quanto si è poi appurato che la struttura sanitaria non ne aveva alcuna disponibilità. Quello che ancor più sconcerta è che l’ASL di ciò non ha dato alcuna preventiva comunicazione alla cittadinanza, tanto che anche questa mattina numerose erano le auto in attesa per l’effettuazione dei tamponi. Il risultato è che le proteste dell’utenza sono state a dir poco vibranti tanto che sono dovuto correre i carabinieri per riportare la calma.
Anche questo è il Covid a Cava de’ Tirreni.