Cava, la Confesercenti attacca l’assessore Polichetti per gli squallidi mercatini sotto i portici
La Confesercenti di Cava de’ Tirreni fa appello al sindaco Servalli e chiede di porre più attenzione per manifestazioni che definisce “squallidi mercatini nel cuore della città”.
“Il centro storico -si legge in una nota stampa Aldo Trezza, Presidente della delegazione locale della Confesercenti- rappresenta uno dei centri commerciali naturali più importanti della Campania ed è anche il luogo turistico per eccellenza, e riteniamo che bisogna prestare la massima attenzione affinché non ci siano cadute di stile e non venga mai meno l’eleganza che lo ha sempre contraddistinto.
“Riteniamo -scrive ancora Aldo Trezza- che manifestazioni come quelle realizzate con carrettini legati ai nostri portici, che nelle intenzioni di chi l’ha organizzata dovrebbero rappresentare gli antichi mestieri e che invece non sono altro che vendite ambulanti mascherate siano un danno per la città, per la sua storia, per il commercio”.
“Se proprio si volesse organizzare una tale manifestazione -spiega Trezza- la si poteva realizzare magari davanti la scuola Don Bosco, mettendo i carrettini a mo di mercato, ma non certamente lungo il corso principale e storico della città”.
“Esortiamo il sindaco Servalli -afferma il presidente Trezza- a prestare più attenzione all’operato dei suoi assessori visto che più volte ha affermato di volere una città dove l’eleganza, la sobrietà facciano la differenza”.
“Avevamo già espresso le nostre perplessità -continua Trezza-memori dell’esperienza dell’anno scorso, all’incontro in comune con l’assessore Polichetti, è ci era stato garantito che questa volta ci sarebbero state delle migliorie. Costatiamo invece che non è cambiato nulla”.
16.06.2018 – By Nino Maiorino – Direi anzi che è peggiorato. Nulla da addebitare alle gentili espositrici di umili oggetti e monili, ma non sono espressione dell’artigianato tradizionale cavese. Il problema è che vengono chiamati alcuni personaggi a fare cose che non sanno fare: questa è la verità.