scritto da Redazione Ulisseonline - 07 Ottobre 2025 08:27

Cava de’ Tirreni, Servizi sociali al collasso: la UIL chiede un incontro urgente a Servalli & C.

A complicare la situazione vi è anche l’incertezza sulla nascita dell’Azienda Speciale Consortile per i servizi sociali (ASCCA). Due Comuni dell’Ambito hanno già bocciato statuto e atto costitutivo, allontanando la possibilità di una rapida attivazione

La UIL Federazione Poteri Locali di Salerno ha inviato una richiesta formale di incontro urgente al Sindaco di Cava de’ Tirreni, alla Segreteria generale, al Dirigente al Personale e all’Assessore alle Politiche Sociali, denunciando “gravissime carenze organico-strutturali” nei servizi sociali e nell’Ufficio di Piano dell’Ambito S02.

Secondo quanto riportato dal sindacato, nonostante i ripetuti stati di agitazione e i solleciti degli ultimi anni, la situazione del personale resta critica: i dipendenti lavorano con contratti part-time che non vengono trasformati in full-time, malgrado la disponibilità di fondi dedicati. Questo, si legge nella nota, “si riversa sia sull’erogazione dei servizi, limitati ormai a situazioni emergenziali, sia sullo stress e il burn out degli operatori”.

La UIL ricorda che già nel 2022 era stato proclamato un primo stato di agitazione per ottenere la stabilizzazione dei contratti. All’epoca l’amministrazione comunale aveva promesso il passaggio al full-time una volta rientrati nei parametri finanziari. Oggi, con un indice di spesa del personale al 23% – che colloca Cava tra gli enti virtuosi – il sindacato si chiede perché tali impegni non siano stati mantenuti.

A complicare la situazione vi è anche l’incertezza sulla nascita dell’Azienda Speciale Consortile per i servizi sociali (ASCCA). Due Comuni dell’Ambito hanno già bocciato statuto e atto costitutivo, allontanando la possibilità di una rapida attivazione.

“Non è accettabile – denuncia la UIL – che ai lavoratori venga prospettata la scelta: o si passa all’ASCCA per ottenere il full-time, o si resta part-time nell’Ente”.

Il sindacato segnala inoltre il rischio di fuga di personale: diversi dipendenti hanno già chiesto il nulla osta per trasferirsi in altri enti, e una assistente sociale ha lasciato l’Ufficio di Piano, aggravando ulteriormente il rapporto operatori/abitanti.

La UIL parla di “scenario lavorativo indecente e vergognoso” e accusa il Comune di non aver dato seguito alle deliberazioni del Coordinamento istituzionale né di aver riconosciuto le responsabilità e le indennità dovute al personale. Inoltre, il mancato pagamento degli straordinari autorizzati rischia di aprire un contenzioso legale con possibili danni erariali.

Il sindacato, con la firma del responsabile organizzativo Filomena D’Aniello, conclude chiedendo un incontro urgente “per chiarire in modo risolutivo problematiche ormai divenute insostenibili”.

clicca qui per leggere la nota integrale della UIL

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