scritto da Redazione Ulisseonline - 19 Febbraio 2025 11:59

Cava de’ Tirreni, il Palazzo di Città metelliano avvolto sempre nella nebbia della vicenda degli ammanchi. Avviso di garanzia anche al sindaco Servalli?

Nelle stanze del palazzo dei veleni vi è un'aria irrespirabile, resa ancora più pesante dalle continue visite dei militari della Guardia di Finanza. La tensione si taglia a fette, mentre aleggiano sospetti e si rincorrono voci incontrollate. Tra queste è da segnalare, nella giornata di ieri, quella che dava per certo che alcuni dirigenti comunali e lo stesso sindaco Vincenzo Servalli siano stati raggiunti da avvisi di garanzia

Foto di Angelo Tortorella

Il Palazzo di Città metelliano resta avvolto nella nebbia della vicenda degli ammanchi e di quella che possiamo definire una sorta di guerra dei Roses tra alcuni dirigenti comunali. Sta di fatto che nelle stanze del palazzo vi è un’aria irrespirabile. Resa ancora più pesante dalle continue visite dei militari della Guardia di Finanza, intenti a compiere i necessari accertamenti ai fini dell’indagine in corso. Guardia di Finanza che anche oggi, mentre noi scriviamo, è presente nelle stanze del palazzo comunale metelliano.

In questo clima greve, non sono mai mancate le rassicurazioni, anche sul prossimo bilancio di previsione per l’anno in corso, da parte del sindaco Servalli. La situazione, però, nei fatti appare del tutto diversa. Ad oggi, negli uffici comunali non si è mossa foglia per gli adempimenti necessari alla redazione del bilancio preventivo. A quanto pare, solo nella giornata di ieri l’assessore al bilancio Antonella Garofalo ha cominciato a guardarsi attorno per formulare un’ipotesi di bilancio che, se non ci sarà un ulteriore rinvio, dovrebbe essere approvato entro il prossimo 28 febbraio. In pratica, meno di dieci giorni.

In questo brevissimo lasso di tempo, il bilancio andrebbe redatto, approvato dalla Giunta, passare all’esame dell’esame della competente commissione consiliare e quindi approvato in Consiglio. Tradotto, non ci sono i tempi necessari. A meno che, come spesso accade, non ci sia da parte del Governo Meloni un rinvio del termine ultimo per l’approvazione di almeno un altro mese.

Questo il dato di fatto.

Nel frattempo, però, tiene sempre banco la vicenda degli ammanchi. Dalle verifiche compiute a tappeto, andando a ritroso fino al 2021, sembra che ora siano più di 200 i mandati di pagamento sospetti. E quindi lievitata la cifra degli ammanchi rispetto ai due milioni di euro di cui si è parlato finora. Tra questi mandati irregolari sembra che ci sia addirittura qualcuno che presenti documentazioni con firme false rispetto al dirigente comunale competente.

Una situazione, quindi, esplosiva. Tant’è che si mormora che gli uomini delle Fiamme Gialle si sono lamentati dei troppi residui passivi relativi ad anni assai lontano. Ed è proprio da questi residui passivi che siano state per cosi dire “pescate” le somme di danaro dei mandati di pagamento sospetti.

Intanto, è stato licenziato dal Comune il dirigente responsabile degli uffici finanziari Francesco Sorrentino, il quale, al momento, sembra essere l’unico responsabile di questa vicenda oscura e scabrosa. Ma sarà davvero così? Difficile a credersi. Sorrentino se non è il capro espiatorio, di sicuro è per così dire l’attaccapanni di tutti i problemi. In altre parole, in molti a Palazzo di Città accreditano la versione che tutti i problemi nascano e muoiano con Sorrentino. Difficile che sia così. Questo per dire che ai più sembra assai difficile se non impossibile che in questa vicenda degli ammanchi c’entri solo il dirigente comunale appena licenziato in tutta fretta quasi come un atto liberatorio se non addirittura catartico. L’impressione è che la verità sull’accaduto sia molto più complessa e articolata da quella attualmente accreditata.

C’è da dire, tuttavia, anche che ha avuto inizio una lotta senza esclusione di colpi tra i dirigenti comunali e che vede protagonista assoluto proprio Francesco Sorrentino. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo riferito della denuncia querela presentata per gli accessi non autorizzati alle posizioni patrimoniali di alcuni cittadini da parte di un altro dirigente comunale, ovvero Stefano Cicalese, attuale Comandante della Polizia Municipale.

Sempre Sorrentino, la scorsa settimana, ha diffidato i dirigenti componenti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, nonché alcuni funzionari comunali, per illecito trattamento dati personali e violazione segreto d’ufficio.

Sarà finita qui? Difficile a dirsi.

Quel che è certo è che nel palazzo dei veleni la tensione si taglia a fette, mentre aleggiano sospetti e si rincorrono voci incontrollate.

Tra queste è da segnalare, nella giornata di ieri, quella che dava per certo che alcuni dirigenti comunali e lo stesso sindaco Vincenzo Servalli siano stati raggiunti da avvisi di garanzia proprio per la vicenda degli ammanchi.

Sarà così? Per ora dal Comune bocche cucite e resta sospesa la questione di fondo: si è messa in azione la macchina del fango o si tratta semplicemente di fatti veri e concreti? Non resta che attendere gli sviluppi.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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