Cava de’ Tirreni, furto a Sant’Arcangelo: chiesti più pattugliamenti serali
Negli ultimi tempi questi episodi, complice anche il periodo estivo, avvengono in tempi sempre più ravvicinati e i cittadini sono esasperati
Ennesimo furto in appartamento ai danni di una famiglia di Cava de’ Tirreni. Questa volta la frazione interessata dal colpo andato a segno è Sant’Arcangelo dove, nel pomeriggio di sabato, malviventi si sono introdotti in un appartamento al primo piano in via San Benedetto. Dopo aver messo a soqquadro le stanze, sono fuggiti portando via un bottino consistente soprattutto in oggetti d’oro e per poco non si sono scontrati con il proprietario che stava rientrando.
Negli ultimi tempi questi episodi, complice anche il periodo estivo, avvengono in tempi sempre più ravvicinati e i cittadini sono esasperati.
A tal proposito, il comitato “Non solo Monticelli” ha diramato un comunicato stampa. “In seguito ai furti verificatisi ultimamente nella nostra città – si legge nella nota – riteniamo che il coordinamento tra forze dell’ ordine, polizia locale e controllo di vicinato debba essere prioritario. Chiediamo che siano implementate pattuglie serali e notturne. Vi è, inoltre, necessità di inserire servizi serali della polizia locale”.
“La sicurezza dei cittadini verso questi atti predatori è fondamentale – prosegue il coordinatore Gennaro Vitale – bisogna potenziare gli strumenti di controllo come installazione di nuove telecamere di videosorveglianza in strade che collegano le zone periferiche della città, tra cui la SS 18. E’ necessario organizzare degli incontri con i cittadini, portandoli a conoscenza dell’ utilizzo dello strumento di deterrenza del controllo di vicinato. Bisogna favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata. Migliorare il rapporto Forze di polizia-Comunità scambiando informazioni tramite un “Coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia”.
Infine, Vitale conclude: “E’ necessario far comprendere ai cittadini i fattori di rischio ambientale anche sulla base delle indicazioni fornite dal coordinatore e referenti di zona che devono essere di numero maggiore sul territorio. Dobbiamo tutti fare uno sforzo maggiore ed essere parte attiva insieme alle istituzioni e alle forze dell’ordine, nel pieno rispetto delle normative vigenti ed evitare ronde in quanto sono illegali rischiando la propria incolumità fisica”.