Cava de’ Tirreni, appello al Sindaco del Comitato Sanità Territoriale Cavese: “A quando la realizzazione della Casa di Comunità?”
Nonostante sollecitazioni a tecnici e assessori comunali ad attivarsi per la realizzazione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità, il Comune non ha provveduto neppure a posare la prima pietra
“Nei giorni passati il sindaco Vincenzo Servalli ha mosso delle critiche al nuovo direttore dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, invitandolo ad avere maggior attenzione per i fabbisogni della comunità cavese. Il Comitato per la Sanità Territoriale Cavese vuol invitare a sua volta il Sindaco ad avere l’attenzione che un sindaco deve avere per tutti i suoi cittadini”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa a firma di Daniela Bifolco, portavoce del Comitato Sanità Territoriale Cavese.
La nota prosegue: “Con delibera n.1106 del 17 luglio 2025 l’ASL Salerno ha approvato la proposta, redatta dall’ufficio tecnico, di utilizzare la somma di euro 6.029.543,04 dei fondi di finanziamento del PNRR per la realizzazione di un edificio nel Comune di Cava de’ Tirreni, in Via Filangieri, da destinare a Casa di Comunità. Nonostante il Sindaco certamente sia a conoscenza di detta delibera, nonostante il Comitato per la Sanità Territoriale Cavese abbia più volte sollecitato tecnici e assessori comunali ad attivarsi per la realizzazione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità, il Comune non ha provveduto neppure a posare la prima pietra”.
Le Case di Comunità sono strutture sociosanitarie che, oltre a evitare inutili intasamenti dei pronto soccorso, sono state concepite proprio per essere punti di riferimento territoriali dove i cittadini dovrebbero poter trovare facile accesso ed una sollecita risposta alle loro richieste.
I Comuni, infatti, in sinergia con le ASL, devono gestire le strutture di accoglienza e partecipare alla gestione della sanità territoriale indirizzando e orientando l’offerta sociosanitaria delle Case di Comunità, ad esempio, prevedendo un punto di ascolto e accoglienza per le donne vittime di violenza, oppure un centro di accoglienza e assistenza sanitaria per anziani presso il quale possano rivolgersi le fasce sociali più bisognose.
“Il Comune di Cava de’ Tirreni – prosegua la portavoce Bifolco – nonostante abbia avuto il privilegio di essere individuato tra i territori per la costituzione delle CDC e ODC, sembra voler perdere l’opportunità di fornire ai cittadini cavesi il proprio punto di assistenza socio-sanitaria. Il Sindaco di Cava de’ Tirreni non può più attendere! L’amministrazione del Comune di Cava de’ Tirreni non può permettersi di perdere questa opportunità. L’opportunità di garantire ai cittadini Cavesi (e limitrofi) una seria e concreta assistenza sanitaria che sia libera dalle politiche aziendali dell’AOU Ruggi d’Aragona! I cittadini cavesi hanno diritto di avere un presidio sanitario territoriale che tenga conto delle esigenze socio-sanitarie territoriali e sia gestito nell’esclusivo interesse dei cittadini stessi così come previsto dalla nostra Costituzione!”.
Il Comitato per la Sanità Territoriale Cavese, ancora una volta esorta, il Sindaco di Cava de’ Tirreni e l’Amministrazione tutta ad agire nell’interesse dei propri cittadini non facendosi sfuggire l’opportunità di creare a Cava de’ Tirreni una struttura sanitaria che sia pensata e gestita nell’esclusivo interesse dei Cavesi.
Il comunicato termina con una domanda a risposta aperta: “L’ASL Salerno ha deliberato l’utilizzo del capitolo di spesa da utilizzare sul territorio cavese, Sindaco Sevalli, Assessori e Consiglieri: se non ora, quando?”







