Cava, il sindaco Servalli in Consiglio: “A marzo l’accorpamento Metellia-Consorzio”
L’accorpamento dei servizi di raccolta alla Metellia Servizi non s’ha da fare, almeno per il momento. Il passaggio del servizio dal Consorzio di Bacino Salerno 1, che da anni è in fase di liquidazione, alla società in house del Comune di Cava de’ Tirreni è slittato al mese di marzo 2017.
E’ quanto si è evinto durante il Consiglio comunale che si è svolto ieri mattina a Palazzo di Città. L’argomento non era previsto tra i punti all’ordine del giorno, ma la questione è stata sollevata dal consigliere di minoranza, Antonio Barbuti, durante le interrogazioni e raccomandazioni. Barbuti ha invitato l’Amministrazione comunale a revocare l’ordinanza di proroga del servizio a favore del Consorzio, da lui definito un “obbrobrio che ci sta depauperando”, che è stata firmata dal sindaco Vincenzo Servalli nei giorni scorsi al termine dei tre mesi previsti per la prima estensione firmata lo scorso mese di agosto.
In realtà le parole del Primo cittadino metelliano nelle passate settimane avevano fatto pensare diversamente. Servalli, infatti, aveva chiesto al presidente della Metellia, Giovanni Muoio, di adoperarsi e fargli sapere quanto tempo sarebbe occorso alla società per occuparsi del servizio e sembrava ormai cosa fatta l’inizio del “passaggio delle consegne”. Ma poi allo scadere della prima ordinanza, il sindaco Servalli ha deciso di prorogare, con una nuova ordinanza per altri tre mesi, quindi fino a febbraio, il servizio al Consorzio di Bacino.
”I Comuni che si sono travoti nella nostra stessa condizione fecero un’ordinanza di proroga del servizio per sei mesi -ha esordito Servalli ieri- noi invece abbiamo deciso che il tempo previsto fosse di tre mesi nella speranza che, nel frattempo, il quadro normativo regionale di riferimento potesse avere degli elementi di maggiore chiarezza e definizione. Così non è stato. Resta il problema del personale da assorbire e non si può transigere da una gestione che non rientri in un quadro normativo di riferimento regionale”.
“Sostanzialmente -ha continuato il sindaco -possiamo procedere lungo il percorso del passaggio di cantiere se riusciamo a incastrare il passaggio dei ventotto operatori dal Consorzio alla Metellia sempre nell’ambito del quadro normativo di riferimento. Senza poi dimenticare il problema dei sette dirigenti amministrativi che il Consorzio in liquidazione vorrebbe traghettare nella società metelliana e che da soli costerebbero ad essa, e di conseguenza ai cittadini cavesi, 400.000 euro annui.”.
“La Metellia ha bisogno di tempo per capire come debba essere portato a compimento questo passaggio -sono state le parole del sindaco Servalli- anche dal punto di vista dell’organizzazione del cantiere. Un’operazione del genere non può essere portata a compimento dal mattino alla sera, occorre l’impiego di uomini e mezzi. Il presidente Muoio mi ha garantito che si partirà ai primi di marzo. Ecco il perché della proroga”.
Altro punto previsto e trattato era la variazione n. 6 al bilancio di previsione 2016/2018. Nello specifico è stata dirottata nel 2017 la spesa di 10 milioni di euro destinati ad opere pubbliche. 1,3 milioni di euro saranno utilizzati per i lavori di completamento del Trincerone ferroviario; 1,5 milioni per il Contratto di Quartiere; 1 milione per il parcheggio nella zona dei Pianesi e 2 milioni per abbattimenti. La minoranza in blocco ha bocciato tale variazione vedendo nell’intero piano programmatico una “carenza totale di progettualità e pianificazione”. Ma la maggioranza granitica di cui gode Servalli ha votato in maniera compatta per le modifiche.
Novità non buone sul fronte del Trincerone, permangono infatti i tempi di attesa per quel che riguarda il completamento dei parcheggi interrati in quanto la società che è risultata come terza nella gara di appalto dei lavori ha fatto ricorso al TAR. Per cui si è in attesa dell’esito per riprendere i lavori. Di conseguenza anche i lavori sulla parte superficiale dovranno attendere per cominciare, benché siano stati appaltati, il completamenti di quelli interrati. (foto Gabriele Durante)