scritto da Pasquale Petrillo - 18 Dicembre 2025 08:54

Putin attacca l’Occidente

Putin accusa Occidente e Nato di aver scatenato la guerra e rivendica i successi militari russi. Mosca, dice, continuerà a rafforzare esercito e deterrenza nucleare senza arretrare

foto Giovanni Armenante

Nel discorso al Consiglio del ministero della Difesa, Vladimir Putin ha lanciato un duro attacco contro Europa, Nato e Ucraina. Li ha accusati di aver provocato il conflitto e di voler indebolire la Russia. Una narrazione del tutto falsa visto che a parlare è il leader del Paese che ha invaso l’Ucraina. E che da quasi quattro anni colpisce senza pietà strutture civili e cittadini ucraini inermi. Il presidente russo ha definito poi alcuni leader europei «maiali», colpevoli di interferire nei piani di pace e di alimentare l’isteria bellica. Putin ha ribadito che Mosca punta a fermare l’espansione della Nato e sostiene che l’economia russa abbia resistito alle sanzioni occidentali. Sul piano militare, ha rivendicato significativi successi al fronte, parlando di centinaia di insediamenti conquistati, di un’avanzata più rapida e di pesanti perdite ucraine. Ha inoltre elogiato l’efficacia della difesa aerea russa e il rafforzamento dell’industria bellica. Infine, ha confermato lo sviluppo di nuovi sistemi missilistici e il ruolo centrale della deterrenza nucleare. Le affermazioni di Putin sono un concentrato evidente della disinformazione russa e confermano, allo stesso tempo, quanto il leader del Cremlino rappresenti una minaccia concreta per la pace, soprattutto in Europa. Di fronte a una retorica così apertamente aggressiva e revisionista, appare difficile comprendere le posizioni di chi, nel nostro Paese, si richiama a un pacifismo solo di facciata, che in molti casi finisce per mascherare simpatie filorusse. Un punto di vista difficilmente conciliabile con gli interessi delle nostre democrazie e con il futuro della civiltà europea.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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