Lo scontro nel Pd pugliese
E' una situazione paradossale, ma anche molto singolare. Difficile dar torto a De Caro, soprattutto rispetto alla candidatura a consigliere del governatore uscente Emiliano. E' evidente che quest'ultimo voglia condizionare il futuro presidente di regione e suo successore
In vista delle regionali di novembre in Puglia, il centrosinistra è diviso. Antonio Decaro è il candidato in pectore ma chiede che Michele Emiliano (uscente) e Nichi Vendola (capolista Avs) rinuncino a candidarsi. Vendola rivendica la sua autonomia e accusa Decaro di usare il suo nome per nascondere il vero nodo, cioè la ricandidatura di Emiliano. Decaro ha offerto a Emiliano un assessorato se si ritira, ma l’ex governatore non cede. La mediazione del Pd finora non ha sciolto i contrasti. E’ una situazione paradossale, ma anche molto singolare. Difficile dar torto a De Caro, soprattutto rispetto alla candidatura a consigliere del governatore uscente Emiliano. E’ evidente che quest’ultimo voglia condizionare il futuro presidente di regione e suo successore. Emiliano non si dimostra affatto migliore di De Luca in Campania, anzi, per certi versi fa anche peggio. E’ solo una squallida questione di potere. Una volta finito il mandato bisogna lasciare il campo agli altri, se non lo sia vuol far, significa che qualcosa non funziona. Per non dire altro.





