La giustizia ingiusta e crudele dell’Iran
a vittima si chiamava Mona Heidari. Aveva 17 anni e sposato il suo carnefice quando ne aveva appena 12. Da questo matrimonio era nato
E’ stato condannato ad otto anni in carcere l’iraniano Sajjad Heidarnava, che un anno fa aveva decapitato sua moglie. Poi, ridendo, era uscito in strada con la testa della povera donna. La vittima si chiamava Mona Heidari. Aveva 17 anni e sposato il suo carnefice quando ne aveva appena 12. Da questo matrimonio era nato un figlio, ora di 3 anni. Questo è l’Iran. Lo stesso paese in cui i giovani dissidenti vengono con processi-farsa condannati a morte per aver solo manifestato a favore dei diritti civili. Ad oggi, in quattro mesi di manifestazioni di protesta, si contano 19 mila arresti, circa 500 manifestanti morti e quattro esecuzioni capitali. Ogni commento appare del tutto superfluo.





