scritto da Pasquale Petrillo - 25 Settembre 2025 08:57

La Flotilla e Israele

La Flotilla si sta deliberatamente e incoscientemente ficcando in un teatro di guerra. Eppure Israele ha mostrato in queste due anni di non avere nessun freno nel colpire quanti siano ritenuti pericolosi nemici

foto Giovanni Armenante

Ieri notte c’è stato un attacco di droni alla Flotilla in rotta verso Gaza per portare aiuti umanitari. Tralasciamo i dubbi su chi ha finanziato questa iniziativa. Non prendiamo in considerazione neanche le accuse di strumentalizzazione di un’iniziativa ritenuta più propagandistica che umanitaria. Evitiamo di affermare che questi aiuti potevano essere tranquillamente inviati attraverso i governi occidentali. Primo fra tutti da quello italiano. Non avvaloriamo neanche l’idea che tutto il movimento propal nel nostro Paese ha il solo obiettivo di attaccare il governo Meloni. Detto ciò,  l’iniziativa della Flotilla è una provocazione che Israele non può consentire. Uno Stato, quello della Stella di Davide, che  ha mostrato di non avere nessuna remora nella caccia ai terroristi ad Hamas sia pur provocando decine di migliaia di vittime. La Flotilla si sta deliberatamente e incoscientemente ficcando in un teatro di guerra. Eppure Israele ha mostrato in queste due anni di non avere nessun freno nel colpire quanti siano ritenuti pericolosi nemici. La Flotilla se tenterà, come si prefigge, di rompere il blocco navale israeliano, rischia di essere trattata da terrorista. In altre parole, Israele userà le manieri forti. E non sarà certo il nostro governo e quelli degli altri paesi occidentali a poter evitare il peggio. Insomma, il pericolo è che non solo gli aiuti umanitari non arrivino a Gaza, ma i protagonisti della Flotilla possono incappare in situazioni a dir poco sgradevoli se non pericolose. Forse un po’ di realismo e buon senso non guasterebbero.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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