scritto da Pasquale Petrillo - 20 Settembre 2025 08:53

Il pericolo russo

E' scontato che alle provocazioni russe occorre rispondere, ma in modo misurato e proporzionato. Questa, però, è l'ennesima riprova di come i paesi europei devono attrezzarsi militarmente in modo adeguato rispetto alle minacce della Russia. A dispetto di quell'ipocrita pacifismo che agita la politica italiana e che in alcuni casi sfocia in modo aperto e senza ritegno in un tifo pro Putin

foto Giovanni Armenante

Nella vecchia Europa soffiano sempre più venti di guerra. Non è una esagerazione, ma la triste e preoccupante realtà. Ieri tre MiG-31 russi hanno violato lo spazio aereo dell’Estonia per circa 12 minuti, arrivando vicino a Tallinn. Sono stati intercettati e respinti da F-35 italiani della NATO. Secondo l’Estonia, è la quinta violazione russa del 2025, ma la più pericolosa. L’UE e la NATO parlano di una provocazione con cui Putin mette alla prova l’Occidente, mentre i paesi membri discutono un rafforzamento della difesa sul fronte orientale. L’auspicio è che prevalga, da una parte e dall’altra, il buon senso. E’ scontato che alle provocazioni russe occorre rispondere, ma in modo misurato e proporzionato. Questa, però, è l’ennesima riprova di come i paesi europei devono attrezzarsi militarmente in modo adeguato rispetto alle minacce della Russia. A dispetto di quell’ipocrita pacifismo che agita la politica italiana e che in alcuni casi sfocia in modo aperto e senza ritegno in un tifo pro Putin. E’ anche arrivata l’ora che la UE abbia una difesa comune, un solo esercito. Una scelta di fondo, quest’ultima, che ancora non riesce a superare le resistenze di molti paesi, gelosi della loro autonomia in campo militare. La politica, al solito, sembra essere indietro rispetto ad una lettura corretta dello storico momento che stiamo vivendo.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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