Il mare non è di tutti
Gli imprenditori del settore da tempo esercitano forti pressioni, che trovano da sempre buona accoglienza nei partiti dell'attuale maggioranza
Il centrodestra al governo ha deciso di prorogare di un anno, fino al 31 dicembre 2024, le concessioni balneari. C’era da aspettarselo. Gli imprenditori del settore da tempo esercitano forti pressioni, che trovano da sempre buona accoglienza soprattutto nei partiti dell’attuale maggioranza di governo. Importa poco che questo avviene in violazione delle norme europee sulla concorrenza. Importa ancora di meno per gli italiani meno fortunati, costretti ad arrangiarsi nelle spiagge libere per godere del mare, che da noi non sempre è di tutti. Al Sud poi, è ancora peggio, molto peggio. Ma gli ultimi, soprattutto nel nostro Paese, restano tali. E magari ritenersi fortunati quando non sono proprio del tutto dimenticati.





