Gaza, siamo al redde rationem
In conclusione, fallite le trattative per arrivare alla tregua e a uno scambio tra prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani, siamo ormai arrivati a quello che potrebbe rivelarsi il redde rationem. Cosa potrà accadere? Indubbiamente nulla di buono
Cresce la tensione politica e militare in Israele attorno al piano proposto dal primo ministro Benjamin Netanyahu per l’occupazione totale della Striscia di Gaza. Durante una riunione del gabinetto per la sicurezza, Netanyahu ha ordinato la conquista di Gaza City e dei campi centrali della Striscia. Questo significa maggiori timori per la sicurezza degli ostaggi detenuti da Hamas. Il capo di stato maggiore dell’esercito, Eyal Zamir, ha manifestato la propria contrarietà al piano. Tuttavia, ha confermato che le IDF, le forze armate israeliane, sono pronte ad attuare ogni decisione del governo. In conclusione, fallite le trattative per arrivare alla tregua e a uno scambio tra prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani, siamo ormai arrivati a quello che potrebbe rivelarsi il redde rationem. Cosa potrà accadere? Indubbiamente nulla di buono. Purtroppo, quando dall’una e dall’altra parte non c’è vera volontà di porre fine a questo scontro, alla fine è scontato che si arrivi alle estreme conseguenze.




