scritto da Pasquale Petrillo - 08 Febbraio 2025 08:52

Furti in casa, siamo ormai al far west?

Sparare dieci e più colpi di pistola a dei ladri che scappano è da film. C'è di che preoccuparsi. A maggior ragione, se a sparare è un ex vigilante. Vale a dire un soggetto che ha maturato una certa esperienza sul campo e quindi, si immagina, sufficientemente capace di autocontrollarsi e valutare in modo adeguato una situazione di pericolo

foto Giovanni Armenante

E’ morto ieri il rapinatore, un rumeno di 24 anni, colpito da un’ex guardia giurata in via Cassia a Roma. Dai primi accertamenti sembra che l’ex vigilante fosse appena tornato a casa quando si è trovato di fronte quattro rapinatori. Ha così sparato almeno dieci colpi all’indirizzo del gruppo di malfattori che si allontanavano con il bottino. Il fatto è indubbiamente assai grave e testimonia che si è ormai quasi giunti in un punto di non ritorno. C’è da considerare, ovviamente, la dinamica del fatto. A quanto pare, i rapinatori hanno cercato di investire per ben due volte il vigilante, aggredito poi con delle spranghe. Da qui gli spari, quasi in sequenza. Insomma, una scena da brividi. Sparare dieci e più colpi di pistola a dei ladri che scappano è da film. C’è di che preoccuparsi. A maggior ragione, se a sparare è un ex vigilante. Vale a dire un soggetto che ha maturato una certa esperienza sul campo e quindi, si immagina, sufficientemente capace di autocontrollarsi e valutare in modo adeguato una situazione di pericolo. La verità è che il fenomeno dei furti in casa dilaga in tutto il Paese. Da qui il clima di paura che vivono i cittadini, con la diffusa sensazione che vi sia ormai una certa impunità oltre che una vistosa impotenza da parte dello Stato. Qualcosa bisognerà fare per ridare la sicurezza perduta agli italiani. Di sicuro, non si può tollerare che il singolo cittadino si trovi sempre più spinto a dover fare da sé, con tutto quello che ne consegue. Non possiamo affatto abituarci all’idea di essere e peggio ancora comportarsi come nel far west.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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