Governo, dialetti e finanze: il termometro sociale di novembre
Il Radar SWG 3–9 novembre fotografa il clima politico e sociale italiano. Il Governo Meloni mantiene un consenso stabile ma polarizzato. I dialetti resistono come patrimonio culturale, mentre l’educazione finanziaria emerge come esigenza trasversale. Inflazione e potere d’acquisto restano le principali preoccupazioni
Nel periodo 3–9 novembre 2025, il Radar SWG ha rilevato un quadro articolato della società italiana, tra politica, cultura e finanza. Il Governo Meloni registra un gradimento stabile attorno al 40%, con forte polarizzazione tra maggioranza e opposizione. I punti di forza percepiti sono la politica estera e la gestione dei conti pubblici, mentre i cittadini chiedono maggiore efficacia su servizi e infrastrutture, ritenuti prioritari ma poco soddisfacenti.
Sul fronte culturale, i dialetti regionali restano diffusi e riconosciuti come valore identitario, sebbene l’uso quotidiano sia in calo, soprattutto tra i giovani. Le minoranze linguistiche sono viste da due italiani su tre come un arricchimento sociale.
In ambito economico, il Mese dell’Educazione Finanziaria evidenzia una forte domanda di alfabetizzazione: il 91% ne auspica l’insegnamento scolastico. Tuttavia, quasi un terzo dei cittadini dichiara di non riuscire a pianificare il proprio futuro economico, con stress e senso di inadeguatezza diffusi, specie tra i ceti fragili.
Infine, l’inflazione e la perdita del potere d’acquisto si confermano le principali preoccupazioni, mentre le emozioni prevalenti nel Paese oscillano tra speranza, rabbia e fiducia. Sul piano politico, Fratelli d’Italia si attesta al 31,3%, seguito dal PD (22,2%) e M5S (12,8%), con un 30% di elettori che non si esprime.
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