L’ANGOLO DELLA POESIA Donne son donne
E si sa che quelle che hanno vizi vivono più felici a discapito però d’altri
La bambinetta portava un oleandro
Tra i capelli corti e rossi come il mogano
Un’ape uscita da quel fiore la odorò
E la punse perché anche lei profumava di fiore
Allora tout court, si procede bene cara ape
Mi ha detto la mamma che la bimba ora donna
Non ha paura delle api
E tu? Che fine hai fatto?
Sei forse perita ghiotta di nettare
E la bimba ancora non impara
Dai suoi errori ma neanche i fiori
E neanche la natura stessa!
Allora additiamo ancora una volta il dito sul decoro,
che puo essere un fiore nei capelli posato su carne fresca
additiamo il decoro, il corpo,
lo deturpiamo, lo inchiostramo per ricordare.
Io ho solo una cosa che colora la mia pelle
A mo di monito : donne son donne
E donne saranno,
ma cosa chiediamo loro?
Di non assecondare la loro natura
Per il decoro?
Cosa fa più scalpore?
Un seno florido o un abuso?
Cosa da più fastidio al vostro interiore decoro? A quello che definite dignità?
Una gamba snella o le botte fino al decesso
Ma tanto donne son donne
I calci, gli schiaffi, le parole, la delinquenza le vivono sempre
Ma proprio perché sono donne
Avranno la pena e il diritto di liberarsi
Fanno tutte così: si liberano chi in volo chi per vizio
E si sa che quelle che hanno vizi vivono più felici a discapito però d’altri
Ma ci sei sempre tu uomo in mezzo
In mezzo alla facoltà di vivere o far tacere
Una vita che non è tua.
E gli uomini dettano le leggi e liberano altri uomini
E gli uomini che son donne son felici
Ma le donne son donne
Anche se appaiate son donne
Perché insieme fan forza
Sole sono semplicemente
Un divertissement che sa di odio puro







