Scala celebra il ritorno del Busto di Casa Romano
Un convegno per riscoprire l’arte medievale del Duecento
Scala si prepara a vivere un importante appuntamento culturale. Venerdì 10 ottobre 2025, alle ore 16:30, presso la Chiesa di San Pietro in Campoleone, sarà presentato al pubblico il calco del busto della Dama di Casa Romana, un’opera che rappresenta un tassello prezioso della memoria storica e artistica del territorio.
L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di Scala – Costa d’Amalfi, intende restituire alla comunità un frammento di storia medievale rimasto finora in gran parte inesplorato. Il busto, infatti, rievoca le radici storiche della città e contribuisce ad arricchire il patrimonio artistico e culturale della Costiera Amalfitana.
Dopo i saluti istituzionali di Padre Oronzo Imbriani (parroco della Parrocchia di San Lorenzo e Santa Caterina di Scala), di Ivana Bottone (sindaco di Scala), di Ugo Cappuccio (presidente della Pro Loco Scala – Costa d’Amalfi), di Ricciotti Francesco Mansi (socio fondatore della stessa associazione) e di Maria Katya Guida (funzionario storico dell’arte della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino), il convegno entrerà nel vivo.
A moderare i lavori sarà Salvatore Amato, direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, mentre l’introduzione è affidata all’architetto Giulia Proto, specialista in beni architettonici e del paesaggio, che relazionerà sul tema “Il busto di Casa Romano da Scala a Berlino e ritorno”.
Seguiranno gli interventi dei professori Antonio Milone e Stefano D’Ovidio, docenti di Storia dell’Arte medievale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Milone approfondirà “Il busto di Scala e gli arredi liturgici in Costa d’Amalfi nel XIII secolo”, mentre D’Ovidio si soffermerà su “La Deposizione delle Cattedrali di Scala e la scultura lignea medievale in Costa d’Amalfi”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Scala, dall’Associazione Ravello Nostra, dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, dalla Parrocchia di San Lorenzo e Santa Caterina, dall’UNPLI e dalla Soprintendenza Archeologica della Campania, si preannuncia come un momento di grande valore culturale per la comunità locale e per tutti gli appassionati di storia e arte medievale.
Con questo appuntamento, Scala riafferma il suo ruolo di custode di una memoria storica millenaria, capace di collegare la tradizione artistica medievale alle nuove generazioni.







