scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Novembre 2025 07:50

Sala Consilina, ultimatum dei sindacati al Piano di Zona Valle di Diano-Tanagro-Alburni: “Politiche sociali nel caos, serve un cambio di rotta”

I dipendenti attendono ancora il pagamento delle spettanze economiche relative al salario accessorio 2024, comprendenti la performance, l’attribuzione dei differenziali e le diverse indennità, mentre risultano non corrisposti anche i differenziali dell’anno 2023. A questa situazione si somma la mancata attuazione del piano assunzionale 2025, che prevedeva l’ingresso di quattro assistenti sociali part-time, due istruttori contabili, uno psicologo e un educatore entro la fine dell’anno

Si è svolta ieri mattina, nella sede del Piano di Zona di Sala Consilina, l’assemblea delle maestranze indetta da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL per affrontare la perdurante situazione di criticità che interessa i servizi sociali del territorio. Al termine di un ampio confronto, i lavoratori hanno deciso all’unanimità di rivolgere per l’ultima volta alla governance del Consorzio Sociale Valle di Diano-Tanagro-Alburni le richieste già più volte presentate e rimaste senza riscontro.

Le organizzazioni sindacali denunciano che, nonostante i ripetuti solleciti, nessuna delle problematiche segnalate sia stata risolta. I dipendenti attendono ancora il pagamento delle spettanze economiche relative al salario accessorio 2024, comprendenti la performance, l’attribuzione dei differenziali e le diverse indennità, mentre risultano non corrisposti anche i differenziali dell’anno 2023. A questa situazione si somma la mancata attuazione del piano assunzionale 2025, che prevedeva l’ingresso di quattro assistenti sociali part-time, due istruttori contabili, uno psicologo e un educatore entro la fine dell’anno. A oggi, a due mesi dalla chiusura del 2025, solo un assistente sociale part-time risulta assunto, con conseguente aggravio del carico di lavoro per il personale in servizio.

I sindacati chiedono inoltre una riorganizzazione complessiva della struttura amministrativa, con una distribuzione più chiara e funzionale dei compiti e l’introduzione di una figura qualificata che possa fungere da raccordo tra la direzione generale e i dipendenti. Resta poi aperta la questione degli spazi: il Piano di Zona è ospitato in un appartamento ritenuto inadeguato ad accogliere l’utenza, una condizione che limita l’efficienza del servizio e incide sul benessere dei lavoratori.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL avvertono che la misura è ormai colma e annunciano la possibilità di iniziative di mobilitazione se, entro sette giorni, non arriveranno risposte concrete alle richieste avanzate. “Non si può continuare a chiedere responsabilità e dedizione a chi opera ogni giorno in condizioni di precarietà, sovraccarico e scarsa attenzione istituzionale — dichiarano i rappresentanti sindacali —. Servono atti concreti e non promesse, perché la tenuta stessa dei servizi sociali del territorio è a rischio.”

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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