Pagani ospita il XII Congresso regionale di Rifondazione Comunista: unanimità e discontinuità
Il dibattito, aperto dalla relazione del segretario uscente e concluso dal compagno Marco Fars, responsabile nazionale dell’organizzazione del Prc, ha offerto numerosi spunti di riflessione sui temi centrali della vita politica e sociale campana e nazionale
Si è svolto ieri, presso i locali del circolo Prc di Pagani, il XII Congresso regionale di Rifondazione Comunista della Campania. Un appuntamento politico molto atteso, che ha visto una partecipazione ampia e qualificata da parte di militanti, delegati e ospiti provenienti da tutta la regione.
L’organizzazione dell’evento, curata nei minimi dettagli dai compagni e dalle compagne del circolo paganese, ha garantito un’accoglienza impeccabile e un clima favorevole al confronto. Il dibattito, aperto dalla relazione del segretario uscente e concluso dal compagno Marco Fars, responsabile nazionale dell’organizzazione del Prc, ha offerto numerosi spunti di riflessione sui temi centrali della vita politica e sociale campana e nazionale.
Con circa trenta interventi tra delegati e invitati, la discussione ha toccato questioni cruciali: dalla crisi del welfare locale alle prospettive di alternativa politica in vista delle imminenti elezioni regionali. Al centro del confronto, la volontà condivisa di costruire una proposta radicalmente discontinua rispetto al “deluchismo”, termine con cui si identifica l’assetto politico legato all’attuale gestione regionale.
A conclusione dei lavori, il Congresso ha approvato all’unanimità il dispositivo politico elaborato dalla Commissione Politica. Con altrettanta unanimità, su proposta della Commissione Elettorale, sono stati eletti il nuovo Comitato Politico Regionale e la nuova Commissione regionale di garanzia.
Subito dopo, il Comitato appena eletto si è riunito per deliberare la proroga del mandato dell’attuale Segreteria regionale e del Tesoriere fino alla fine di novembre. Una scelta motivata dalla necessità di garantire continuità al lavoro di tessitura politica avviato nei mesi scorsi, in vista della tornata elettorale.
Il Congresso di Pagani si è dunque confermato non solo come momento di sintesi organizzativa, ma anche come spazio vivo di elaborazione collettiva, con l’obiettivo di rilanciare l’azione di Rifondazione Comunista in Campania su basi nuove e radicali.
