Nocera Superiore, comunità in festa per i 30 anni di sacerdozio di don Pietro Milite
Numerose le autorità cittadine intervenute per rendere omaggio al presbitero natio di Nocera che dal 2018 è giudice della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano
Il Santuario di Santa Maria Materdomini gremito di fedeli e autorità per la celebrazione presieduta dal Vescovo Giuseppe Giudice
Una serata densa di emozione e gratitudine quella vissuta ieri, venerdì 25 luglio, nel più antico Santuario Mariano della Campania, la Basilica di Materdomini a Nocera Superiore, dove si è celebrato il 30° anniversario dell’Ordinazione Presbiteriale di Monsignor Pietro Milite. Un traguardo importante, accolto con grandissima partecipazione dalla comunità locale.
La chiesa, stracolma in ogni ordine di posto, ha visto la presenza di fedeli anche all’esterno, a testimonianza dell’affetto e della stima che circondano don Pietro. Numerose le autorità cittadine intervenute, in primis il sindaco di Nocera Superiore Gennaro D’Acunzi, per rendere omaggio al presbitero natio di Nocera che dal 2018 è giudice della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano e Prelato Uditore del Tribunale Apostolico della Rota Romana.
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inferiore – Sarno, che durante l’omelia ha utilizzato anche la similitudine manzoniana del vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro, enfatizzando la sproporzione tra il materiale fragile di cui è composto il vaso e il prezioso tesoro che è contenuto in esso, e ha sottolineato l’importanza della fedeltà nel ministero sacerdotale, ringraziando don Pietro per il suo generoso servizio alla Chiesa.
Era presente, tra gli altri prelati, anche il decano del Tribunale della Rota Romana, monsignor Alejandro Arellano Cedillo, che ha voluto esprimere il suo affetto e la sua gratitudine a don Pietro per il suo lungo e fedele servizio all’interno della Santa Madre Chiesa e ha ricordato qual è il senso profondo dell’essere pastore.
Nel suo intervento, visibilmente emozionato, monsignor Pietro Milite ha ripercorso le tappe più significative della sua vocazione, tra ricordi personali e momenti di profonda commozione. Era, infatti, il 25 luglio del 1995, quando al termine del suo cammino di formazione, veniva ordinato presbitero.
Don Pietro ha rivolto parole di sincero ringraziamento a tutti coloro che lo hanno accompagnato lungo questo cammino, dai familiari ai confratelli, ai parenti e amici tutti. In particolare, ha espresso profonda gratitudine nei confronti dei genitori Filomena e Vittorio (che il prossimo anno festeggeranno il 60° anniversario di nozze). “Voglio ringraziare in special modo mio zio Benito. – ha affermato – Ai miei genitori va un ringraziamento immenso e profondo. Essi sono sostanza del mio sacerdozio. È merito loro se oggi festeggio qui, nel santuario della Madonna di Materdomini, dove ho mosso i primi passi da ministrante. Il mio sacerdozio è stato un dono, un piccolissimo tassello nella grazia di Dio”.







