La Conca Azzurra premiata con il Bellisario: l’orgoglio di Salvatore Criscuolo
Il patron dell’albergo La Conca Azzurra, del Calajanara restaurant e della Tenuta Campitiello celebra il prestigioso riconoscimento Marisa Bellisario, ricordando il valore del talento femminile e l’impegno per un futuro inclusivo e innovativo
Con profonda emozione e orgoglio, il dott. Salvatore Criscuolo, imprenditore e patron dell’albergo La Conca Azzurra, del Calajanara restaurant e della Tenuta Campitiello, ha accolto ieri il conferimento del prestigioso Premio Marisa Bellisario. Un riconoscimento che non rappresenta soltanto un traguardo, ma una conferma del percorso di eccellenza e innovazione che da sempre contraddistingue le sue attività.
Criscuolo ha voluto sottolineare il legame speciale con la Fondazione Marisa Bellisario, ricordando come nel 2014, proprio nei salotti letterari organizzati alla Conca Azzurra, Lella Golfo, giornalista, politica e imprenditrice italiana, fondatrice e attuale Presidente della Fondazione Marisa Bellisario ed ideatrice del Premio Bellisario, presentò il volume “Ad alta quota”, ricevendo in quell’occasione il premio letterario Com&Te. A Lella Golfo si lega la Legge 120/2011, che ha introdotto in Italia le quote di genere nei Consigli di Amministrazione e nei Collegi sindacali delle società quotate e controllate dalle Pubbliche Amministrazioni, normativa unanimemente riconosciuta come epocale e di cui è stata prima firmataria. Un episodio, questo, che oggi assume un valore simbolico ancora più forte, suggellando un percorso di stima e condivisione di valori.
Il ringraziamento alla comunità e al lavoro di squadra
Il patron ha espresso gratitudine alla Fondazione e al comitato per l’onore ricevuto, ma anche alla comunità che ha reso possibile questo successo: collaboratori, clienti e partner. “Questo premio – ha dichiarato – è il frutto di un lavoro di squadra e della fiducia che ci è stata accordata negli anni”.
Il ricordo di una madre guida e maestra di valori
Un pensiero speciale è stato rivolto alla madre, Giuseppa Anastasio, che fino all’età di 101 anni ha ricoperto il ruolo di amministratrice dell’azienda, dopo una vita dedicata all’insegnamento e alla collaborazione nell’impresa ortofrutticola di famiglia. “Ci ha insegnato a valorizzare il talento femminile e a sostenere le donne nei luoghi di lavoro – ha ricordato Criscuolo – trasmettendoci l’importanza di politiche flessibili che permettessero alle donne di crescere professionalmente senza rinunciare alla famiglia”.
Inclusione e merito come motori di crescita
Nelle parole dell’imprenditore emerge una visione chiara: premiare il merito a prescindere dal sesso e valorizzare le competenze specifiche femminili. “Alla forza e al coraggio, qualità tipiche degli uomini, le donne aggiungono preparazione, attenzione, precisione e collaborazione. È dalla fusione di queste virtù che nascono squadre vincenti, determinanti per qualsiasi strategia di crescita”.
Uno stimolo per il futuro
Il Premio Bellisario diventa così un incoraggiamento a fare sempre meglio. “In un mondo in continua evoluzione – ha concluso Criscuolo – crediamo fermamente nell’importanza di investire nel talento, promuovere l’innovazione e creare un ambiente di lavoro inclusivo, dove ciascuno possa esprimere al meglio il proprio potenziale. Seguendo l’esempio di Marisa Bellisario, vogliamo continuare a costruire un futuro di successo e di valore per la nostra azienda e per la società”.








