Cava de’ Tirreni, un post sul degrado di Via Arti e Mestieri: si scatena la protesta sui social
Il grido dei cittadini si fa più forte contro il degrado urbano nella città metelliana soprattutto nelle frazioni e nelle zone periferiche
Muri scrostati, strade dissestate, marciapiedi invasi dall’erba alta e dalla spazzatura. E’ quanto denunciato in un post sui social da una cittadina cavese che con garbo ha inesorabilmente denunciato lo stato di degrado e abbandono di via Arti e Mestieri clicca qui per vedere il post.
E’ una denuncia forte che riguarda non solo una zona come quella industriale filmata nel post, ma tante altre strade cittadine soprattutto delle frazioni e della periferia. I residenti della città metelliana non ci stanno più.
Una valanga di commenti sui social hanno messo in luce un malcontento diffuso che ha travolto l’Amministrazione Servalli.
Le testimonianze sono chiare, dirette, e spesso amare. Tra le dichiarazioni più significative:
“La mia Cava vergogna, degrado totale.” — Cristina, cittadina indignata.
“Il sindaco fa finta di non vedere come Cava è caduta in basso.” — Anna S..
“Vergogna! Cava, quadro del degrado.” — Elena C.-V..
“Abbiamo denunciato più volte il degrado di via Arti e Mestieri. La situazione è sempre uguale.” — Gennaro V..
“Paghiamo le tasse per vivere in una discarica. La piccola Svizzera? Solo nei costi…” — Carlo C.
“Le frazioni sono abbandonate. Strade piene di buche e nessuno interviene.” — Anna e Enzo R..
“Vergogna… una città gioiello diventata uno schifo.” — Angelo S..
Il malcontento non si placa. Continuano ad arrivare nuove dichiarazioni da parte dei cittadini cavesi, esasperati da una situazione che definiscono “intollerabile”. Il centro e le frazioni sembrano abbandonati, e la fiducia nell’amministrazione comunale è ai minimi storici.
Ecco alcune delle altre testimonianze raccolte:
“La Metellia non arriva nelle frazioni, lavorano solo al centro. Sono troppo signori.” — Patrizia S..
“Cava centro più pulito? Ma dove! Gli operai della Metellia puliscono poco e niente.” — Immacolata T.
“Bisogna fare come in Francia.” — Vincenzo T., evocando proteste più radicali.
“Votate sempre il chiacchierone… parla parla parla, è chest è.” — Sabato S..
“La svolta buona? Una presa in giro.” — Roberto S..
“È tutto normale… tutto sotto controllo.” — Pasquale F., con tono ironico.
“Paghiamo le tasse per vivere in una discarica. La piccola Svizzera? Solo nei costi.” — Carolina V..
“Cava è vergognosa.” — Tonino R..
“Il primo cittadino lo sa, ma tira a campare.” — Vincenzo A..
“Uno schifo dappertutto.” — Emiliana G..
“Cava era un gioiello. Ora è amministrata male, male. Periferie e frazioni abbandonate.” — Angelo S..
“Che degrado questo paese.” — Roberta Matteo F. R..
“Spero che il video arrivi al sindaco e prenda provvedimenti.” — Lucia A..
Lamentele che vanno oltre il decoro urbano e toccano nervi più profondi: mancanza di risposte, assenza di trasparenza e senso d’impotenza di fronte a un’amministrazione che, secondo molti, non ascolta.
I cittadini chiedono una svolta, con alcuni che invocano una “rivoluzione alla francese” o dichiarano che “nessuno si salva, destra o sinistra, sono tutti uguali”.
In questo clima di sfiducia, cresce l’urgenza di un confronto pubblico. I residenti non chiedono miracoli: vogliono strade pulite, marciapiedi sicuri e risposte concrete.







